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«Non volevo morire in diretta televisiva»

Lo sportivo austriaco Felix Baumgartner è tragicamente deceduto ieri in un incidente in parapendio.
IMAGO
Fonte 20minuten
«Non volevo morire in diretta televisiva»
Lo sportivo austriaco Felix Baumgartner è tragicamente deceduto ieri in un incidente in parapendio.

VIENNA - È morto a 56 anni Felix Baumgartner, celebre sportivo austriaco noto per il suo storico lancio dalla stratosfera nel 2012. L’atleta ha perso la vita in un incidente di parapendio avvenuto sulla costa adriatica. Secondo quanto riferito dal Ministero degli Esteri austriaco, l’incidente è avvenuto giovedì sera: Baumgartner sarebbe precipitato nella piscina di un'abitazione, riportando ferite mortali.

Un'impresa storica - Il nome di Felix Baumgartner è legato a un’impresa che ha segnato la storia: il 14 ottobre 2012, si lanciò da una capsula pressurizzata a quasi 40 chilometri di altezza, superando la barriera del suono e raggiungendo una velocità di 1.357 km/h. L’evento, trasmesso in diretta mondiale, fu seguito da milioni di persone.

In un’intervista rilasciata al quotidiano “Heute” nel 2022, in occasione del 20esimo anniversario della testata, Baumgartner aveva parlato apertamente delle sue paure e delle sfide legate a quell’impresa: «Non potevo contare sul fatto di tornare vivo. Ma non volevo nemmeno morire in diretta televisiva», aveva raccontato, sottolineando come il progetto Red Bull Stratos, che inizialmente sarebbe dovuto durare due anni, si fosse trasformato in una missione lunga cinque.

Il progetto fu sostenuto da Dietrich “Didi” Mateschitz, fondatore della Red Bull e figura chiave nella carriera dell’atleta. Fu proprio lui a incoraggiarlo a seguire il proprio istinto: «Se sei lassù e non te la senti, girati. Nessuno te ne farà una colpa». Ma per l’austriaco non esistevano scuse: «Sarei stato la persona più infelice del mondo se non fossi saltato».

Nuovi stimoli - Dopo l’impresa stratosferica, Baumgartner si ritirò dall’attività di base jumping, trovando nuovi stimoli in conferenze internazionali e apparizioni pubbliche. Tra i momenti più significativi, una partecipazione al Captains Dinner del Waldorf Astoria di New York, dove l’anno precedente era stato ospite l’ex presidente americano Bill Clinton.

Il suo nome varcò anche i confini dello sport: incontrò star hollywoodiane come Tom Cruise, che lo accolse «come un fratello minore», e Gerard Butler, che ironizzò sul suo coraggio, disegnandosi la scritta “Coward” (codardo) sul braccio in contrasto con il tatuaggio “Born to fly” di Baumgartner.

La residenza in Svizzera - Negli ultimi anni risiedeva in Svizzera, dove aveva intrapreso una carriera nel volo acrobatico. Aveva escluso un ritorno in patria, criticando apertamente la burocrazia e il clima politico in Austria.

La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo dello sport estremo. Felix Baumgartner resterà per sempre l’uomo che ha osato sfidare il cielo — e ha vinto.

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