Mpox, primo caso del ceppo più pericoloso

La maggior parte delle nuove infezioni continua a essere segnalata nella regione africana dell'Oms
ROMA - È stato segnalato in Italia il primo caso di Mpox causato dalla sottotipologia clade Ib, ovvero il ceppo virale caratterizzato da trasmissione più facile tra individui e da sintomi più gravi: si tratta di un uomo adulto con una recente storia di viaggio in Tanzania.
Il dato emerge dal 54esimo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sull'epidemia multinazionale di Mpox, già noto come vaiolo delle scimmie. A livello globale, nel mese di maggio, si sono registrati 6823 casi e 16 decessi in 49 Paesi. Anche l'Etiopia ha notificato il primo caso riconducibile al clade Ib del virus Mpox.
La maggior parte delle nuove infezioni continua a essere segnalata nella regione africana dell'Oms, dove 18 Paesi stanno vivendo una trasmissione attiva. Il report, aggiornato al 31 maggio con dati africani al 22 giugno e risposte operative fino al 26 giugno, conferma che la recrudescenza dell'epidemia rappresenta ancora un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, come ribadito dal direttore generale dell'Oms in seguito alla riunione del Comitato di Emergenza dello scorso 5 giugno.
Nello stesso documento, l'Oms informa di aver aggiornato le linee guida per la gestione clinica, la prevenzione e il controllo delle infezioni. Nuove segnalazioni di casi del clade IIb sono giunte anche da Macedonia del Nord, Repubblica del Congo e Togo.
L'Albania ha riportato il suo primo caso di Mpox: è in corso il sequenziamento genomico per stabilire il clade. La trasmissione comunitaria del clade Ib, che è stato il ceppo principale nell'epidemia del 2022, resta al momento confinata in Africa centrale e orientale.
In Sierra Leone si registra una tendenza al calo, anche se i ritardi nelle segnalazioni invitano alla cautela nell'interpretazione dei dati. Undici Paesi africani hanno ricevuto dosi del vaccino Mva-Bn contro il mpox, e sette hanno già avviato le campagne di vaccinazione. In tutto finora sono state somministrate oltre 731.000 dosi.