L'Ue spende più soldi per il gas russo che per il sostegno all'Ucraina

Il risultato di uno studio pubblicato da un centro di ricerca finlandese. Uno degli autori: «È come finanziare il Cremlino»
HELSINKI - L'Unione europea ha speso più per le importazioni di gas dalla Russia che per il sostegno finanziario all'Ucraina. È il risultato di uno studio del Centro di ricerca sull'energia e l'aria pulita (Crea) fondato nel 2019 a Helsinki e pubblicato in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa in Ucraina.
In particolare, l'Ue ha speso 18,7 miliardi di euro per sostenere finanziariamente l'Ucraina, una cifra di un sesto inferiore a quella concessa per le importazioni di gas russo. Nel calcolo non sono stati tuttavia presi in considerazione i flussi di capitale dedicati al sostegno militare e umanitario al Paese martoriato dalla guerra.
Uno degli autori dello studio ha dichiarato: «L'acquisto di combustibili fossili russi equivale, in tutta evidenza, a inviare aiuti finanziari al Cremlino e a favorire l’invasione dell'Ucraina. È una pratica che deve cessare immediatamente se si desidera non solo garantire il futuro dell'Ucraina, ma anche la sicurezza energetica in Europa».
Lo studio afferma inoltre che la Russia ha guadagnato 242 miliardi di dollari dalla vendita di gas naturale nel solo 2024 e che i guadagni si aggirano sul trilione di dollari se si considerano gli ultimi tre anni.