Chi ha vinto tra Trump e Zelensky? «Putin»

Un mancato accordo fa solo il gioco del Cremlino, secondo il deputato repubblicano Mike Lawler
WASHINGTON - Non tutti a Washington sostengono la visione sulla guerra in Ucraina dell'amministrazione Trump. Non lo fanno ovviamente i membri del Partito democratico, ma anche tra i Repubblicani ci sono delle voci fuori dal coro.
Una di queste appartiene al deputato Mike Lawler, membro della Commissione Affari Esteri della Camera. Intervistato da PBS News, ha parlato di «occasione mancata» in merito all'incontro di venerdì tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca. «Era un punto di svolta e un'opportunità per una maggiore cooperazione economica tra gli Stati Uniti e l'Ucraina. E alla fine ne sarebbe derivata una maggiore cooperazione in materia di sicurezza, perché ci sarebbero stati investimenti statunitensi in loco. Ci sarebbe stato personale statunitense in loco. E alla fine, ovviamente, credo che una volta raggiunto un accordo di cessate il fuoco, sarebbe stato estremamente difficile per Vladimir Putin tornare indietro»
Un accordo tra Ucraina e Stati Uniti sarebbe stato nell'interesse di tutti, tranne che della Russia. «Quindi l'unico vincitore è stato Vladimir Putin. Ed è anche per questo che ritengo fondamentale che il presidente Zelensky e il presidente Trump tornino insieme e lavorino per finalizzare un accordo, perché quando questo conflitto finirà, e prima o poi finirà, l'Ucraina avrà bisogno di significativi investimenti statunitensi ed europei per la ricostruzione».
Lawler ha aggiunto: «Quello che il presidente Trump sta cercando di fare è raggiungere un cessate il fuoco e porre fine a questo conflitto. Penso che sia molto chiaro che, più a lungo si protrae questo conflitto, più l'Ucraina si trova in una situazione precaria. Portare Putin al tavolo non è un compito da poco», dato che il leader russo «ha dimostrato per decenni di essere un vile dittatore e delinquente».