Vent'anni di Babel: sarà un'edizione molto speciale

Dall'11 al 14 settembre torna a Bellinzona il festival di letteratura e traduzione. Il protagonista di quest'anno sarà l'italiano e il suo rapporto con le altre lingue svizzere.
BELLINZONA - Compie 20 anni e per questa edizione Babel si veste di un programma speciale: sul palco del Teatro Sociale di Bellinzona e nelle altre sedi del festival (dall'11 al 14 settembre) confluiranno scrittrici e scrittori italiani e svizzeri italiani con chi li traduce in francese e romancio, e scrittori e scrittrici della Svizzera francese e della Svizzera tedesca con chi li traduce in italiano. E insieme a loro attrici e musicisti, artiste e performer svizzeri e italiani.
Alessandro Piperono, Catherine Lovey e Fabio Bacà tra gli ospiti - Ci saranno fra gli altri Alessandro Piperno, Catherine Lovey, Fabio Bacà, Claudia Quadri, Lukas Bärfuss, Ubah Cristina Ali Farah, Emanuela Anechoum, Claudio Giunta, Chiara Guidi, per citarne solo alcuni. Con loro, attrici e musicisti, artiste e performer svizzeri e italiani.
«Babel compie vent’anni e li festeggia con le lingue che lo hanno formato - spiegano gli organizzatori - e che ne hanno ispirato la ricerca nella traduzione e nel plurilinguismo: l’italiano – origine e approdo – che diramandosi in Ticino raggiunge i suoi confini naturali e valicabili, e le altre lingue svizzere – francese, tedesco, romancio – con cui, sfiorandosi e compenetrandosi, disegna e ridisegna geografie linguistiche e letterarie dai caratteri unici e condivisi, fertili e aperte, in costante ridefinizione».
Il dialogo delle lingue - Il rapporto ad esempio tra italiano e francese vede protagonisti uno dei più importanti romanzieri italiani contemporanei, Alessandro Piperno, che parlerà del suo ultimo romanzo Aria di famiglia (Mondadori, 2024) con il suo traduttore Jean-Luc Defromont – dialogo reso ancora più significativo dal fatto che Piperno è docente di Letteratura francese presso l’Università Roma Tor Vergata. La scrittrice svizzera romanda Catherine Lovey – vincitrice del Premio svizzero di letteratura 2025 con histoire de l’homme qui ne voulait pas mourir (Zoé, 2024) – sarà insieme a Natalia Proserpi, che ha tradotto alcuni brani del romanzo appositamente per Babel; Fabio Bacà, autore di Benevolenza Cosmica e Nova, entrambi usciti per Adelphi, con la scrittrice Nathalie Bauer, che li ha tradotti in francese per Gallimard; il poeta ticinese Yari Bernasconi e la poeta italiana Maria Borio con Anita Rochedy e Florence Courriol, che li hanno tradotti per un numero speciale della Revue de Belles Lettres dedicato alle “Ouvertures italiennes”.
Lukas Bärfuss e Margherita Carbonaro - Tedesco e italiano dialogano grazie a Lukas Bärfuss – originario di Thun, tra i maggiori narratori e drammaturghi di lingua tedesca – e Margherita Carbonaro, che ha tradotto due suoi libri per L’orma editore – Koala (2023) e Il cartone di mio padre, in uscita nell’agosto 2025 –; e alla scrittrice e performer Judith Keller, che incontra gli studenti e le studentesse del workshop Babel di traduzione letteraria dal tedesco. A mettere in relazione italiano e romancio sono la scrittrice ticinese Claudia Quadri, due volte vincitrice del Premio svizzero di letteratura, e lo scrittore Dumenic Andry, che ha tradotto Infanzia e bestiario (Casagrande, 2022) di Quadri in vallader, aggiudicandosi il Premio Viceversa per la traduzione letteraria 2025 della Fondation Schiller.
Cerimonia di apertura venerdì 12 settembre - La serata di apertura di venerdì 12 (alle ore 18:00), quest’anno al Teatro Sociale, è dedicata a Dante, con un intervento di Claudio Giunta – tra i più prolifici e acuti saggisti italiani, autore, tra l’altro, di un racconto dell’inferno per Feltrinelli e del commento alle Rime per i Meridiani Mondadori – e Inferno. A seguire (21:15) gli Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia della regista, attrice e drammaturga Chiara Guidi (tra i fondatori di Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Socìetas) e del violoncellista Francesco Guerri. Gli incontri al Teatro Sociale si chiudono domenica alle 17.00 con un dialogo tra le scrittrici Ubah Cristina Ali Farah e Emanuela Anechoum sulle lingue che uniscono o che dividono, moderato da Lara Ricci.
Gli incontri alla Tenda Babel - Numerose quest’anno le collaborazioni con altre realtà culturali svizzere che trovano posto nel programma letterario. Tra queste, gli eventi di sabato 13 presso la Tenda Babel all’esterno del Teatro Sociale: l’incontro con Judith Keller curato dalla Casa dei traduttori Looren: il dialogo tra Bérénice Capatti e la scrittrice e illustratrice Isaline – finalista del Premio svizzero del libro per ragazzi con À l’eau (entreligne 2024) – promosso dall’ISMR (Istituto svizzero Media e Ragazzi); la conversazione tra le traduttrici di libri per ragazzi Laura Cangemi e Samanta K. Milton Knowles a cura del festival Storie Controvento. E, a Palazzo Civico, l’incontro con i partecipanti e le partecipanti ai laboratori di scrittura de l’altralingua di Bellinzona e Berna e i loro docenti, Ubah Cristina Ali Farah e Usama Al Shahmani, in collaborazione con BiblioBaobab e Kornhausbibliotheken Bern.
E, ancora alla Tenda Babel, l’incontro conclusivo del festival, domenica alle 18.45, con la terza edizione del progetto Coming Soon! dedicato alle scrittrici e agli scrittori emergenti ticinesi, quest’anno con Ottavia Bulloni, Marica Iannuzzi e Noemi Nagy. E come sempre Babel non è solo letteratura: per artBabel, la mostra Vocabolario, curata dallo Spazio 5b, con disegni, fotografie, collage e video di Adriana Beretta (Svizzera) e Alessandra Spranzi (Italia); la serata di sabato 12 al Folk Bar con il concerto della band ticinese Van Couver; la rassegna cineBabel Sguardi d'altrove sul Ticino, con proiezioni dall’8 al 27 settembre a Bellinzona, Locarno e Mendrisio, e il film di apertura del festival giovedì 11 settembre, Dora o le nevrosi sessuali dei nostri genitori (CH/D, 2015) di Stina Werenfels, tratto da una pièce teatrale di Lukas Bärfuss.
Il libro "La lingua rubata. Di letteratura, Palestina e silenzio" - In occasione del 20esimo compleanno, il 12 settembre uscirà "La lingua rubata. Di letteratura, Palestina e silenzio", di Adania Shibli, scrittrice palestinese.
Il piccolo volume (sono 56 pagine) è una riflessione-dialogo con Maria Nadotti sul potere della parola rispetto all'annientamento di un popolo. «E' un testo in cui Babel si fa coeditore e che visto il tema rientra perfettamente nell'idea del festival» spiegano da Babel. Qui il programma dettagliato della manifestazione