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LUGANO / BELLINZONA

Il gran finale del Progetto Brahms

Duplice appuntamento: sabato 11 ottobre a Lugano e domenica 12 ottobre a Bellinzona
ORCHESTRA LE NOVE
Il gran finale del Progetto Brahms
Duplice appuntamento: sabato 11 ottobre a Lugano e domenica 12 ottobre a Bellinzona

LUGANO - Ecco arrivata la fine del Progetto Brahms, che l'Orchestra Le Nove ha portato avanti nel corso degli ultimi due anni e che vedrà, nel fine settimana, l'esecuzione della Sinfonia n. 4 in Mi minore di Brahms e del concerto per violino op. 77, suonato da Haná Kotkova.

Sono due gli appuntamenti: sabato 11 ottobre alle 20.30 all’Auditorio RSI a Lugano, e domenica 12 ottobre alle 17.30 nella Chiesa di San Biagio a Bellinzona.

Il Progetto Brahms è nato nel 2024 e segue quello incentrato su un altro gigante della musica classica, Ludwig van Beethoven. «Brahms si è presentato come la continuazione ideale del percorso iniziato» spiega Leandro Pezzoli, violoncellista e fra i membri fondatori dell'Orchestra. «Anzitutto quest’ultimo è stato definito già dal suo contemporaneo Robert Schumann come l’erede musicale, il successore artistico di Beethoven. A livello musicale la musica di Johannes Brahms ha un’armonia più evoluta e complessa rispetto al suo “predecessore”, ma mantiene forme classiche, che rendono la sua musica accessibile a un pubblico vario come quello dell’Orchestra Le Nove. In questo senso, questo Progetto ci permette di educare e preparare il nostro pubblico alla musica della seconda metà dell’Ottocento, che sarà al centro del nostro progetto successivo».

La giovane orchestra, che punta alla sostenibilità economica, si finanzia solo con le entrate dei biglietti (20 franchi per gli adulti, 5 per i minorenni), donazioni anonime e minimi contributi pubblici, e rinuncia a sponsorizzazioni private, «inizia a pensare in grande», conferma Pezzoli. In che modo? «Collaborazioni con altri enti culturali di rilievo in Ticino e in tutta la Svizzera, repertorio sinfonico di prim’ordine, stagioni di concerti di musica da camera, collaborazioni innovative con le scuole, una piattaforma per permettere a giovani musicisti di crearsi un pubblico in Ticino. Queste saranno alcune delle iniziative che metteremo in pratica parallelamente al Progetto Tchaikovsky dal 2026 al 2027».

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