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BELLINZONA

Cristina D'Avena: «In amore dono molto e sono ricambiata. Sogno un musical in teatro»

La regina delle sigle dei cartoni animati torna domenica prossima (21 settembre, ore 16:30) a Bellinzona al Japan Matsuri
Foto Imago
Cristina D'Avena: «In amore dono molto e sono ricambiata. Sogno un musical in teatro»
La regina delle sigle dei cartoni animati torna domenica prossima (21 settembre, ore 16:30) a Bellinzona al Japan Matsuri

BELLINZONA - La prima volta che salì sul palco aveva 3 anni e mezzo, due treccine con il fiocchetto e un presentatore (anche lui coi fiocchi) come Cino Tortorella che siglò il suo ingresso nella musica: era il 1968 e Cristina D'Avena sotto le luci della ribalta della più importante manifestazione canora per bambini - lo Zecchino d'oro - cantava "Il valzer del moscerino".

Se oggi conserva ben saldamente il "titolo" di regina delle sigle dei cartoni animati, probabilmente quel passaggio dalle parti dell'Antoniano di Bologna avrà voluto dire qualcosa, mettendoci lo zampino nel destino di quella che poi sarebbe diventata la cantante più acclamata dai bambini e amata molto dai loro genitori.

Ogni spettacolo è un bagno di folla - sarà così anche domenica prossima (21 settembre ore 16:30) a Bellinzona al Japan Matsuri - con un pubblico che ormai l'attende città dopo città.

Non mi dica che è in viaggio...
«Risposta esatta. Ci vorrebbe un camper, mica un Van, così dormirei bene e avrei una cucina per preparare qualcosa di buono da mangiare...»

Cosa bolle in pentola? Nella sua bacheca di Facebook, qualche giorno fa, con una foto che la ritrae in studio di registrazione compare proprio questa domanda. Prepara qualche nuova pietanza musicale?
«Allora...c'è una cosa...c'è una sorpresa tra qualche giorno. Una bella sorpresa musicale che non vedo l'ora che arrivi.
Ce la canticchia in anteprima?
«Nooooo. E altrimenti che sorpresa sarebbe?».

A proposito di canticchiare: qualche anno fa fece un disco che intitolò "Tutti cantano Cristina". Ma Cristina, oltre alle sigle, nella vita e sotto la doccia che cosa canta?
«Io ascolto tanta musica e quindi se ho chiamato Nek così come Loredana Bertè o Ermal Meta ma anche tutti quelli che sono stati presenti in quell'album è perché adoro le loro canzoni. Sono una stimatrice ma soprattutto fan».

Una canzone che, da fan, in questo momento le sta piacendo?
«Ho ascoltato con molta attenzione la nuova canzone di Tiziano Ferro. La trovo molto interessante, struggente. Mi è piaciuta tantissimo. Secondo me deve fare riflettere. Le dico la verità, a me lui piace moltissimo e poi ha quella timbrica straordinaria».

Per restare sull'attualità musicale, avrà sentito delle polemiche fra Laura Pausini e Gianluca Grignani? Il rifacimento di "La mia storia fra le dita" sta diventando un caso nazionale...
«Ho letto qualcosa, ma se dovessi dare proprio un parere le direi che non sarei in grado di darlo. Non avendo seguito la vicenda non so chi ha torto o chi ha ragione. Però mi sembra un po' troppo. Facciamo così: mi astengo».

In queste ultime settimane se ne sono andati due personaggi pubblici molto noti, Pippo Baudo e Emilio Fede. La notizia della morte del presentatore televisivo l'ha raggiunta in Liguria mentre stava per iniziare un concerto e l'ha comunicata al pubblico: cosa conserva di lui nella valigia dei ricordi che si porta dietro?
«
Il fatto che mi dicesse che io fossi un'artista molto devota al mio pubblico, un'artista insomma che ha sempre cantato con amore, dedicandosi al suo pubblico. Ogni volta che ci vedevamo, incrociandoci nei corridoi degli studi televisivi, mi ricordava questa mia capacità. Era una grande persona Pippo».

Emilio Fede?
«È stato un grandissimo giornalista, c'è poco da fare. Ci incrociavamo negli studi di Mediaset. È sempre stata una persona molto gentile, molto garbate e loquace. E fu lui a farmi la prima intervista».

Vive nel mondo dei bambini. Facciamo un gioco: amore, lavoro e cucina. In cosa riesce meglio?
«Mah, allora...il lavoro lo metto al primo posto perché sono una grande lavoratrice. Mi piace tantissimo quello che faccio e mi diverto. Quindi, insomma, devo dire che secondo me il lavoro va al primo posto; perché credo di essere proprio l'amica di tutti e sono felice di questo, sa?. Continuo a portare avanti il mio vivere e la mia voglia di far sorridere il pubblico. Poi, al secondo posto metto l'amore: penso che io sia una persona abbastanza empatica, una persona che ama tantissimo e che è anche molto contraccambiata. Mi ama il pubblico, mi ama la persona che sta con me, quindi sono coperta di amore. La cucina la metto al terzo posto, perché a me più che altro mi piace molto mangiare ma ai fornelli non sempre mi riescono le cose che avevo in mente di fare. Siccome mi piace anche creare, diversificare un po' la preparazione, non sempre finisce nel migliore dei modi. Diciamo che io mi diverto come faccio con la musica e a volte magari pecco. Però l'importante è divertirsi e quindi va beh imparerò a cucinare. Ah, per esempio i dolci io non li so fare, anche se mi piacerebbe. Lì ci vuole tutta la calma di questo mondo e io invece non ho molta pazienza, sono per le cose che siano pronte in pochi minuti».

Va meglio forse con le fettine panate? Mi dice quante volte l'avete rifatta quella scena quando lei è stata ospite dei "The Jackal"?
«Credo che sia una delle scene più iconiche del mio telefilm e abbiamo riso anche sul set perché effettivamente questa mia voglia di cucinare le fettine panate per mio marito e il fratello di mio marito insomma è stata una cosa dal piegarsi in due dalle risate. Ci siamo divertiti come matti e sa che prima o poi scriverò una canzone su questo cucinare "panato"».

Soffre mai di solitudine?
«Io caratterialmente sono una persona molto solare, quindi le dico la verità: quando mi capitano quei momenti lì cerco di girare pagina, cioè cerco di non pensare, perché caratterialmente sono così. Sono una persona che cerca di trovare il bello anche quando magari di bello c'è poco, mi aiuta molto il fatto di vivere con un pelo di leggerezza, un po' come dico io al mio pubblico. La leggerezza mi aiuta anche ad affrontare momenti magari un pochino più malinconici o un pochino più particolari della mia vita».

Crede in Dio?
«Assolutamente sì! E in Sant'Antonio da Padova, con cui parlo spesso quando ho bisogno di aiuto, quando ho bisogno di confessarmi. Mi rivolgo direttamente a lui che è un Santo e che mi ha protetto tante volte e mi ha fatto sentire il suo aiuto e più di una volta. Lo sappiamo solo io e lui il rapporto insomma molto bello che abbiamo».

La spiritualità non sembra abitare più su questo pianeta da un po' di tempo e dal cielo piovono missili. Come li vive questi tempi di guerra?
«Con grande sgomento. Io non so più effettivamente cosa pensare, non mi vengono più neanche le parole, perché credo che non servano più neanche le parole, è tutto talmente al contrario che ho la sensazione che si stia toccando il fondo. O risaliamo o mi sa che restiamo lì infossati in questa drammatica realtà».

Nel favoloso mondo di Cristina popolato di sogni, ne ha qualcuno di particolare che tiene nascosto nel famoso cassetto?
«Un musical in teatro! Mi piacerebbe moltissimo. E mi piacerebbe anche riprendere un po' il filone della sitcom, quindi dei miei telefilm. Ci sto pensando seriamente».

Info e biglietti su japanmatsuri.org

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