«Chi denuncia viene ignorato, chi sbaglia rimane al suo posto»

Il collettivo Scintilla Studentesca chiede al Consiglio di Stato di tornare sui propri passi e riassumere il professore della Spai di Mendrisio Roberto Caruso.
MENDRISIO - Il Tram ha messo la parola fine, con la sentenza del 23 luglio scorso, al capitolo Roberto Caruso. Il docente della Centro Professionale tecnico di Mendrisio, licenziato con effetto immediato nel giugno del 2024, non potrà tornare in classe.
La vicenda però è tutt'altro che finita. Scintilla Studentesca, un collettivo di studenti ed ex studenti del CPT di Mendrisio, ha preso posizione scrivendo al Governo per chiedere la riassunzione del professore. «Quello che ci lascia più perplessi è l’atteggiamento del DECS. Non capiamo come un docente stimato da studenti e colleghi, sempre attento al nostro percorso, possa essere considerato scomodo e licenziato per mancanza di fiducia. Una motivazione stucchevole. La fiducia di chi? Perché la nostra, di studenti, il professor Caruso l’ha sempre avuta».
Il collettivo spiega che ha cercato più volte il dialogo. «Dopo molti tentativi, il 13 settembre siamo stati ricevuti dalla direttrice del DECS, Marina Carobbio. In quell’incontro abbiamo raccontato con esempi concreti cosa, a nostro parere, non funziona nella scuola: disorganizzazione, lezioni gestite male, mancanza di ascolto, comportamenti inaccettabili da parte di chi dovrebbe dare l’esempio. In tutto questo, il professor Caruso è stato l’opposto: ci ha motivati, ci ha aiutati a recuperare, ci ha fatto sentire capaci. Eppure, la nostra impressione è stata che l’unica preoccupazione fosse evitare che le nostre testimonianze diventassero pubbliche. Il verbale che ci è stato inviato non riportava quello che avevamo detto; lo abbiamo restituito chiedendo correzioni, ma non abbiamo ricevuto risposta. Poco dopo abbiamo saputo che il licenziamento del professor Caruso era già stato deciso: la conferma che la nostra voce non conta».
E ancora: «Nonostante tutto, non ci siamo fermati: abbiamo continuato a raccogliere segnalazioni da altri studenti e a febbraio abbiamo pubblicato una lettera aperta al direttore del centro. Anche questa volta: nessun cambiamento. Chi denuncia viene ignorato, chi sbaglia rimane al suo posto».
«Non volevamo arrivare a questo punto. Abbiamo provato a costruire un dialogo, ma ci siamo scontrati con un sistema che difende sé stesso. Per noi, il licenziamento del professor Caruso è solo il modo più semplice per eliminare chi prova a cambiare le cose».