Evoluzione del numero di allievi e docenti: «Tutto a posto?»

L'interpellanza dell'Mps inoltrata questa mattina in Consiglio di Stato.
BELLINZONA - Il ritorno sui banchi dopo le vacanze scolastiche ha riacceso i riflettori sulla scuola ticinese. Dati alla mano, a preoccupare l’MPS è l'evoluzione del numero di allievi e docenti.
«Le cifre relative ad allievi e docenti delle scuole dell’infanzia e delle scuole elementari evidenziano una diminuzione», si legge in un'interpellanza inoltrata oggi in Governo (primo firmatario: Giuseppe Sergi) che fa riferimento al confronto tra i dati dell'anno scolastico 2023/2024 con le previsioni per il 2025/2026. «A ciò si aggiunge il dato delle scuole medie: pur rimanendo pressoché invariato il numero degli allievi, si rileva una riduzione significativa di docenti che scendono di 120 unità, da 1'780 a 1'660».
E ancora: «A questo proposito ricordiamo che il Parlamento, il 4 novembre 2024, ha approvato il messaggio sulla Politica universitaria cantonale per il quadriennio 2025-2028, insieme ai relativi contratti di prestazione con USI, SUPSI e DFA. In materia di formazione, l’articolo 9 del contratto di prestazione con il DFA stabilisce una forchetta di valori minimi e massimi di docenti che l’istituto si impegna a formare. Infine, vale la pena sottolineare come anche nel settore medio superiore vi sia un importante calo di unità di insegnanti, che passano da 615 a 580 (rispetto all’anno scolastico precedente, quello 2024/2025 il calo è ancora più pronunciato poiché si indicavano 630 unità di insegnamento)».
Le domande al Consiglio di Stato:
- Quali sono le ragioni della flessione del numero di allievi e docenti?
- Ritiene che essa sia dovuta a una situazione congiunturale o che prefiguri una tendenza destinata ad ampliarsi in futuro?
- Su quali scenari, se ce ne sono, si sta lavorando in materia di evoluzione del numero di allievi e del fabbisogno di docenti?
- Considerati questi dati, non ritiene opportuno rivedere quanto previsto nell’art. 9 del mandato di prestazione, e cioè la forchetta del numero di studenti (equivalenti a tempo pieno, ETP, medi annui) per le scuole dell’infanzia, le elementari e le scuole medie, al fine di evitare il ripetersi di situazioni analoghe a quelle vissute lo scorso anno con i docenti abilitati all’insegnamento dell’italiano nelle SMS?