La LEA scrive a Berna sulla Circonvallazione Agno-Bioggio: «Chiediamo chiarezza»

Lettera aperta inviata al Consigliere federale Albert Rösti: «Il DATEC prenda posizione sulla possibilità di inserire la CAB all'interno dei programmi federali».».
BELLINZONA - «Una presa di posizione trasparente sulla possibilità di inserire o meno la Circonvallazione Agno-Bioggio (CAB) all’interno dei programmi federali per un eventuale cofinanziamento delle infrastrutture di mobilità». È quanto chiede l'associazione d'area PLR Libertà, Energia, Ambiente (LEA) in una lettera destinata al Capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Albert Rösti.
La missiva - firmata dal presidente Christian Fini e dai membri di comitato Marion Eimann, Dario Gabella, Silvano Giannini, Marzio Mazzoleni, Hamos Meneghelli, Matteo Quadranti e Niccolò Salvioni - ripercorre la storia recente di un progetto viario «importante per il Malcantone», del quale si parla «da almeno quarant'anni».
«Nell'ultimo periodo la CAB è oggetto di contrapposizioni politiche», sottolinea la LEA. Il DT - con nota stampa del 25 agosto - pur definendo il cofinanziamento «irrealistico» aveva però lasciato una porta aperta al dialogo con Berna in merito al proseguo della realizzazione dell'opera.
Un'apertura, questa, giudicata «positiva» dalla LEA che poi ricorda a Rösti la propria posizione riguardo al progetto. «Un’opera di tale portata deve essere affrontata analizzando tutte le possibili variabili evitando polemiche. La nostra associazione si sempre impegnata per una ritrovata qualità di vita dei cittadini e in questo senso la variante interrata del progetto sarebbe per noi ottimale ma sappiamo che tutto ciò ha un costo non indifferente. Crediamo che la Confederazione, attraverso il Suo Dipartimento (DATEC), possa esprimersi ufficialmente sulla reale percorribilità finanziaria e tecnica del progetto».
«In questa ottica - si legge ancora nella lettera della LEA rivolta a Rösti - Le chiediamo una presa di posizione trasparente circa la possibilità di inserire o meno la CAB, all’interno dei programmi federali per un eventuale cofinanziamento delle infrastrutture di mobilità. Una chiara indicazione sarebbe determinante per orientare il dibattito politico e pubblico nella nostra regione, evitando che i cittadini restino sospesi tra dichiarazioni discordanti e aspettative incerte su un’opera viaria che potrebbe lenire il traffico del Malcantone, regione che da diversi anni è martoriata dal traffico».


