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"Arrocchino" da rivalutare o da giustificare in modo chiaro

È quanto chiede la risoluzione presentata dal Gruppo PS-GISO-Forum Alternativo. Severa la critica al governo, accusato di aver agito in modo poco chiaro «rendendo la decisione opaca»
screenshot seduta straordinaria
"Arrocchino" da rivalutare o da giustificare in modo chiaro
È quanto chiede la risoluzione presentata dal Gruppo PS-GISO-Forum Alternativo. Severa la critica al governo, accusato di aver agito in modo poco chiaro «rendendo la decisione opaca»

BELLINZONA - Rivalutare la decisione e/o portare chiarezza. È quanto chiede la risoluzione presentata oggi dal Gruppo PS-GISO-Forum Alternativo* in occasione della seduta straordinaria del Gran Consiglio per discutere o, meglio, mettere in discussione l'“arrocchino” fra i consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali.

La comunicazione del cosiddetto “arrocco” è avvenuta secondo i socialisti «In modo inappropriato e prematuro, esercitando di fatto pressioni sul Governo».

Il Consiglio di Stato, come noto, ha optato per una versione ridotta dello scambio, attribuendo a Zali la Magistratura e la Polizia e a Gobbi la Divisione delle costruzioni, agendo per i socialisti «senza spiegare chiaramente le ragioni dello scambio e rendendo la decisione opaca».

Non manca un giudizio sui vantaggi di tale scambio sulla base di una valutazione del lavoro dei due consiglieri di Stato oggetto della seduta straordinaria. In primis Gobbi che, «in 14 anni di Governo non ha portato avanti le riforme strutturali della giustizia, già provata da difficoltà interne e dalla bocciatura della “Cittadella della giustizia”». Allo stesso tempo, pur riconoscendone la competenza, emergono dubbi sullo stile di conduzione di Zali e sul suo rapporto con il Parlamento.

Il documento contesta inoltre la mancanza di fondamenti chiari per modificare le competenze a legislatura in corso e critica l’assenza di spiegazioni esaustive sulle motivazioni dello scambio.

Per questo si chiede al Consiglio di Stato di rivedere la decisione o, qualora intenda confermarla, di presentare un rapporto dettagliato al Gran Consiglio, illustrando le ragioni politiche e amministrative della riassegnazione delle competenze, chiarendo i vantaggi attesi.

La risoluzione invita infine ad andare oltre misure contingenti e ad avviare un percorso di riforma organica e condivisa della ripartizione delle competenze e dell’amministrazione cantonale.

*Durisch Ivo, Boscolo Lisa, Buri Simona, Canetta Maurizio, Demaria Yannick, Forini Danilo, Lepori Daria, Prati Tessa, Riget Laura, Savary Josef "Beppe", Sirica Fabrizio, Zanini Barzaghi Cristina

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