Osteria Cuntitt: referendum irregolare, niente voto

La ragione? «Un vizio formale grave nel formulario utilizzato per la raccolta delle firme», spiega il Municipio.
CASTEL SAN PIETRO - Niente referendum e quindi niente voto popolare. Il Municipio di Castel San Pietro ha comunicato che nella sua seduta di ieri sera è stato dichiarato irregolare e irricevibile la domanda di referendum presentata il 30 giugno 2025 da un gruppo di cittadini in merito al credito destinato ai lavori di ristrutturazione dell'osteria Cuntitt.
L’istanza era volta a sottoporre al voto popolare la decisione del Consiglio comunale del 28 aprile 2025, con la quale è stato concesso un credito di 490'000 franchi per la ristrutturazione della cucina, la riorganizzazione degli spazi interni e la realizzazione di una bussola d’ingresso dell’Osteria Enoteca in questione.
«Il deposito della domanda è avvenuto entro i termini previsti dalla Legge Organica Comunale (LOC), e il numero di firme valide (312 contro le 341 depositate) superava il quorum minimo richiesto (246)», spiega il Municipio. E quindi? «Una verifica formale, effettuata secondo la direttiva del Servizio diritti politici della Cancelleria dello Stato, ha evidenziato un vizio formale grave nel formulario utilizzato per la raccolta delle firme».
In particolare, «è risultata mancante l’indicazione obbligatoria prevista dall’art. 112 lett. d della Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP), che impone l’inserimento della comminatoria penale relativa ai reati di corruzione e frode elettorale (artt. 281 e 282 del Codice Penale Svizzero). Secondo costante giurisprudenza del Tribunale Federale, tale omissione non è una semplice irregolarità, bensì una violazione formale sostanziale che comporta la nullità della lista».
La domanda di referendum è formalmente irregolare e dichiarata irricevibile. La votazione popolare non avrà quindi luogo. Capitolo chiuso? No, la decisione del Municipio può essere impugnata davanti al Consiglio di Stato entro 30 giorni dalla data di pubblicazione.