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LUGANO

Via libera al Campus Matrix all'ex Macello

Restano nodi su tempi, costi e l’eredità del Molino. In consiglio comunale approvati anche i 27 milioni per la riqualifica di Besso-StazLu1
Archivio Ti Press
Fonte media ticinesi
Via libera al Campus Matrix all'ex Macello
Restano nodi su tempi, costi e l’eredità del Molino. In consiglio comunale approvati anche i 27 milioni per la riqualifica di Besso-StazLu1

LUGANO - Approvata all'unanimità la variante al Piano regolatore per la riqualifica dell’ex Macello. Un passaggio fondamentale per realizzare il cosiddetto Campus Matrix, destinato a diventare una "cittadella della cultura". Il progetto, firmato dallo studio Durisch+Nolli, prevede spazi per coworking, eventi, mostre, ristorazione e alloggi per studenti e docenti, in collaborazione con l'USI. Il via libera è arrivato ieri sera, in Consiglio comunale a Lugano.

Come si apprende dai media ticinesi, nel corso della discussione di martedì sera, non sono mancati attimi di tensione, legati in particolare all'eredità del Centro sociale autogestito Il Molino, sgomberato e demolito nel 2021. Il procedimento penale, ancora in corso, e il sequestro del materiale impediscono l'avvio del progetto. A riguardo, il sindaco della città, Michele Foletti, ha sottolineato che fino a quando gli ex occupanti non ritireranno i propri oggetti, non si potrà procedere.

Sono state poi espresse preoccupazioni su tempi e costi: si stima che il campus non sarà completato prima del 2032 e che i 26,5 milioni di franchi preventivati siano ormai superati dai rincari post-pandemia e conflitti industriali.

Nel corso della serata, approvato anche il credito di 27 milioni di franchi per la riqualifica del comparto Besso-StazLu1, che comprende il nodo intermodale al piazzale ex Pestalozzi, una nuova rotonda, un autosilo sotterraneo e modifiche alla viabilità. Il progetto, per un totale di 88 milioni, ha visto l'opposizione della Lega per l'insufficienza di parcheggi previsti (142). Foletti, dal canto suo, ha criticato la mancanza di autonomia comunale nelle scelte urbanistiche, evidenziando i limiti imposti dal Cantone.

Si è poi discusso sulla variante per l'ex casa anziani Castagneto a Castagnola, convertita da zona pubblica a residenziale. Approvata con 36 voti favorevoli, 8 no e 3 astenuti, aprendo di fatto alla futura vendita. L'Esecutivo ha rassicurato che non rientra tra i beni comunali messi in vendita.

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