SNL: stracciato il contratto collettivo dei marinai

I sindacati: «È l’ultimo disperato tentativo della proprietà Snl per togliersi di torno al più presto possibile chi porta alla luce le irregolarità».
LOCARNO - Che qualcosa stesse bollendo nella pentola della Società Navigazione Lago di Lugano lo si era capito. Un nostro articolo aveva sollevato dubbi sulle condizioni di lavoro dei dipendenti alludendo a un possibile conflitto d'interesse sulle casse pensioni.
Di oggi però la notizia della disdetta (definita "straordinaria") del Contratto collettivo di lavoro dei marinai della Navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore. Lo comunica un'interrogazione interpartitica (primo firmatario Fabrizio Sirica), anticipata su LaRegione.
Ricordiamo che il Ccl era stato firmato nel 2018 dopo lunghe trattative e uno sciopero (andato in scena nell'estate del 2017) di tre settimane. «La forma con cui è stata comunicata la disdetta solleva dubbi legali e rischia di minare la fiducia dei dipendenti verso la stabilità contrattuale», si legge nel testo dell'interrogazione. «È quindi urgente fare chiarezza, per comprendere se i due membri del Cda in quota Cantone, nominati dal Consiglio di Stato, fossero informati e/o concordi; se l’esecutivo cantonale fosse stato informato; e in che maniera il Consiglio di Stato intenda mediare tra le parti».
Le reazioni non si sono fatte attendere. «La trovata della disdetta straordinaria, contestata legalmente, dello storico Ccl locarnese nato dopo lo sciopero del 2017, è l’ultimo disperato tentativo della proprietà Snl per togliersi di torno al più presto possibile chi porta alla luce le irregolarità di questa gestione che in quasi 10 anni di attività continua a deludere e a chiedere denaro pubblico», spiega il sindacalista Angelo Stroppini (Sev) a LaRegione.
Lo stesso Stroppini ci aveva spiegato che «il CCL negoziato nel 2018, successivamente rinnovato e in vigore fino alla fine del 2026, riguarda ormai solo cinque dipendenti della SNL attiva sul Lago Maggiore – un numero insufficiente a garantire l’operatività del servizio. Per farvi fronte, SNL impiega personale proveniente da Lugano, evitando però di assoggettarlo al CCL firmato dai tre sindacati. Questo solleva numerose problematiche, in particolare in materia di orario di lavoro. Una prassi inaccettabile, perché di fatto elude il contratto collettivo previsto per il Lago Maggiore».
I firmatari dell'interrogazione però vogliono fare chiarezza anche su quanto concerne la questione cassa pensione. «Il 3 giugno 2025 i sindacati Sev, Unia e Ocst hanno denunciato numerose criticità riguardanti la gestione della Cassa pensione aziendale. Nel 2021 la Snl ha trasferito i suoi dipendenti da Symova (copertura 111,97%) a Valitas, affidando la gestione a Copernicus Wealth Management, controllata da Copernicus Holding. Eppure Agostino Ferrazzini, presidente della Snl, ricopriva allo stesso tempo la carica di vicepresidente di Copernicus Wealth Management e di presidente di Copernicus Holding, configurando un evidente conflitto di interessi. In aggiunta, il rappresentante dei lavoratori nella commissione previdenziale era pure direttore della Copernicus Wealth management: un doppio incarico che riporta questioni di governance quantomeno poco trasparenti».
L'atto parlamentare chiede in sostanza al Consiglio di Stato di esprimersi su questi temi. E sulla questione Lago Maggiore: «Considerando che siamo di fronte a una governance che fa acqua da tutte le parti (conflittualità con le parti sociali, gestione della Cassa pensione con conflitti di interessi, manutenzione non adeguata) sarebbe ipotizzabile affidare la gestione della mobilità lacuale sul Lago Maggiore ad altri attori (come le Fart) o creare una nuova società specifica con capitale pubblico?».
La reazione di SNL - Non ha tardato ad arrivare la reazione della SNL che conferma la decisione di disdire il CCL sottoscritto con i Sindacati SEV, UNIA e OCST, ma solo per «5 collaboratori sugli oltre 100 del gruppo». SNL poi spiega i motivi della scelta, puntando il dito contro i sindacati. «La decisione - viene precisato in una nota - è maturata essendo venuto meno il rapporto di fiducia con le suddette parti sociali a causa delle ripetute violazioni anche delle clausole contrattuali relative alla pace sul lavoro». La Società di Navigazione infine ribadisce che «continuerà a collaborare con l'Associazione del Personale operante nel trasporto lacuale e terrestre Ticino (APTLT), da anni partner sociale che rappresenta il 90% circa dei nostri collaboratori e con il quale è in corso la valutazione delle misure di riorganizzazione e rilancio presentata lo scorso 17 giugno».