Due sì per il PS. «Infermieri, le pacche sulle spalle non bastano. E pensiamo alla Città Ticino»

Il copresidente Sirica spiega i motivi delle indicazioni di voto del suo partito
Nel corso del Comitato cantonale il Partito Socialista ha reso note le sue raccomandazioni di voto per le votazioni del 15 giugno: sì all'iniziativa popolare “per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità” della VPOD e sì anche al credito per la riorganizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto.
Misure anche per gli educatori - Il copresidente Fabrizio Sirica ha sottolineato l'importanza del settore sanitario ed anche educativo. «Alcune testimonianze che abbiamo sentito anche questa sera ci confermano ancora una volta che non bastano più le pacche sulle spalle e gli applausi del post Covid, sfociati nel sì all'iniziativa popolare "Per cure infermieristiche forti" che non ha comunque cambiato la situazione. La categoria va sostenuta verso passi avanti nelle condizioni lavorative e pure nei diritti dei pazienti». Oltre agli infermieri, specifica come anche gli educatori «siano in sofferenza, con un aumento della complessità dei casi e delle casistiche. Sono professioni di cui si parla meno che conoscono un ampio turnover, servono misure anche per loro».
Gli interessi di pochi e quelli di molti - Per quanto concerne il sì al credito per la riorganizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto, Sirica punta sul concetto di Città Ticino profondamente interconnessa. «Non si tratta di progetti di valenza regionale ma che interessano tutti. Nel lancio del referendum gli interessi di pochi hanno prevalso su quelli collettivi, noi vogliamo che abbiano la meglio quelli della collettività. Sosteniamo una riqualifica per migliorare la mobilità e il traffico: Viale Cattori non si salva bocciando il nodo intermodale ma togliendo le auto».