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CAMPIONE D'ITALIA

Villa Mimosa, la società acquirente ci ripensa

Dopo le polemiche avanzate dai due consiglieri comunali di minoranza, la Euro tecnica sviluppo srl ha deciso di sospendere la compravendita
Archivio Ti Press
Fonte red
Villa Mimosa, la società acquirente ci ripensa
Dopo le polemiche avanzate dai due consiglieri comunali di minoranza, la Euro tecnica sviluppo srl ha deciso di sospendere la compravendita
CAMPIONE D'ITALIA - Ci sono nuovi sviluppi in merito alla compravendita di Villa Mimosa a Campione d'Italia. Dopo i dubbi avanzati dal gruppo di minoranza Campione 2.0 e il tentativo di smorzare le polemiche da parte dal Comune, ora l'acquisto è sta...

CAMPIONE D'ITALIA - Ci sono nuovi sviluppi in merito alla compravendita di Villa Mimosa a Campione d'Italia. Dopo i dubbi avanzati dal gruppo di minoranza Campione 2.0 e il tentativo di smorzare le polemiche da parte dal Comune, ora l'acquisto è stato bloccato.

A pochi giorni del perfezionamento dell'operazione, la società acquirente Euro tecnica sviluppo srl ha annunciato la volontà di «sospendere momentaneamente» la procedura «in attesa che il notaio incaricato verifichi e accerti la piena regolarità della proposta». La società, con sede a Milano la cui casa madre pare avere sede in Delaware, uno dei paradisi fiscali del mondo, si era aggiudicata l'immobile tramite una scrittura privata per 2 milioni di franchi.

«Le illazioni e le congetture» mosse dai due consiglieri di minoranza di Campione pare non siano proprio piaciute: La società ritiene le interrogazioni «pregiudizievoli dell'immagine» dell'azienda. Per questo Euro tecnica sviluppo srl si riserva «il diritto o meno di esercitare l'opzione di acquisto della Villa, vista l’aggressione di carattere prevalentemente politico-elettorale che ha portato la società a subire passivamente un forte impatto negativo della propria immagine».

Insomma, se la decisione da parte della società fosse definitiva, si dovrebbe ricominciare daccapo. E per Villa Mimosa sarebbe necessario un nuovo acquirente. Malgrado l'Organo straordinario di liquidazione avesse accettato la proposta di acquisto. La società dal canto suo non esclude azioni di risarcimento e affinché l'acquisto possa essere riconsiderato la società dice che sarebbe necessario «risolvere le diatribe delle politiche interne».

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