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«Gobbi si deve dimettere»

Lo chiede la GiSo. Accusa il consigliere di Stato di «beffarsi delle istituzioni» e invoca un procedimento legale
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«Gobbi si deve dimettere»
Lo chiede la GiSo. Accusa il consigliere di Stato di «beffarsi delle istituzioni» e invoca un procedimento legale
BELLINZONA - Il consigliere di Stato Norman Gobbi «si beffa delle istituzioni». Ha fatto dichiarazioni anti-democratiche. E pertanto si deve dimettere. Ne sono convinti i Giovani Socialisti (GiSo) che in un comunicato odierno hanno invoca...

BELLINZONA - Il consigliere di Stato Norman Gobbi «si beffa delle istituzioni». Ha fatto dichiarazioni anti-democratiche. E pertanto si deve dimettere. Ne sono convinti i Giovani Socialisti (GiSo) che in un comunicato odierno hanno invocato «una procedura legale» nei confronti del ministro e dei colleghi di governo.

A far imbestialire la GiSo è stato un servizio della trasmissione Falò della Rsi, andato in onda il 3 settembre. Secondo alcune testimonianze, il Dipartimento delle Istituzioni diretto da Gobbi avrebbe dimostrato un accanimento eccessivo nei controlli sugli stranieri residenti in Ticino. Un atteggiamento «agghiacciante e pericoloso», si legge nel comunicato, «criticato in diverse sentenze dal tribunale amministrativo». 

Quella della GiSo non è la prima reazione di condanna arrivata da sinistra negli ultimi giorni, a seguito della trasmissione. Ieri il Partito socialista ha chiesto al Parlamento di attivare l'Alta vigilanza sul Consiglio di Stato, in base all'articolo 52 (capoverso 2) della Costituzione cantonale. Il Ps ha anche presentato un'interrogazione sulla questione dei controlli sugli stranieri, chiedendo informazioni sul numero dei procedimenti condotti durante "l'era Gobbi" e sul loro esito. 

Già sabato il Ps aveva preso una dura posizione in merito. Oggi i Giovani socialisti tornano alla carica, puntando il dito anche contro il governo, che avrebbe «apparentemente sostenuto la gestione» del Dipartimento di Gobbi «aiutandolo di fatto a infrangere le indicazioni del potere giudiziario».

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