Spunta una tarantola africana vicino a un asilo: «È una tra le più tossiche»



Gli ispettori della SPAB (Società Protezione Animali Bellinzona) sono giunti sul luogo rapidamente catturando l'animale: «Sarà fuggita da qualche terrario».
Gli ispettori della SPAB (Società Protezione Animali Bellinzona) sono giunti sul luogo rapidamente catturando l'animale: «Sarà fuggita da qualche terrario».
CARASSO - È stata una mattinata concitata quella vissuta oggi, venerdì 5 settembre, dal custode dei palazzi del patriziato di Carasso a Bellinzona.
L'uomo ha scoperto una tarantola africana mentre raccoglieva con le mani un mucchio di foglie. Facile immaginare lo shock dell’operaio, che ha subito allertato il picchetto della SPAB (Società Protezione Animali Bellinzona), il quale ha spiegato telefonicamente le informazioni utili a bloccare l’animale ed evitarne la fuga.
Gli ispettori sono poi giunti sul luogo rapidamente e, «mettendo in pratica una semplice tecnica appresa durante una specifica formazione, svolta lo scorso anno proprio per imparare a gestire questi grossi ragni, hanno catturato e messo in sicurezza la tarantola», spiega la stessa SPAB in un comunicato.
«Si tratta - continuano gli esperti - probabilmente di una tarantola originaria dell’Africa subsahariana fuggita da qualche terrario di qualche appartamento della zona. Questi ragni, infatti, non possono sopravvivere molto a basse temperature, ma resta il fatto che nessuno ne ha segnalato la scomparsa».
E ancora: «Preoccupante è il fatto che proprio lì accanto vi è l’asilo del quartiere e l’inquietante aracnide poteva velocemente entrare nel prato e nell’asilo stesso. Il veleno di questi ragni non è di principio mortale per l’uomo ma, proprio la specie africana, è tra quelle più tossiche».
Ancora una volta, quindi, si apre il grande tema della detenzione di animali esotici nelle case ticinesi e come sia facile ottenerli anche legalmente. «La competenza degli acquirenti, poi, molto spesso è carente e l’acquisto è fatto solo a scopo di vanto».
La SPAB sconsiglia vivamente queste detenzioni, se non a persone veramente competenti e dotate di una struttura a prova di fuga. «Interventi come questi mettono in difficoltà e in pericolo anche i soccorritori della SPAB in quanto, essendo animali non autoctoni, la loro identificazione è molto complessa e non permette di determinare il grado di pericolosità dell’animale che, sentendosi minacciato, può mettere in atto tecniche di difesa che non sempre possono essere facilmente prevenute».
Ora la grossa tarantola è stata presa in consegna da un’esperta aracnologa in attesa che qualcuno ne rivendichi la proprietà.















