Atti sessuali con fanciulli, un mese e mezzo di carcere preventivo per l'agente

La presunta vittima, oggi maggiorenne, aveva 11 anni all'epoca dei fatti. L'uomo avrebbe ammesso i rapporti, che si sarebbero protratti per circa 2 o 3 anni.
LOCARNO - Sei settimane di carcerazione preventiva. È quanto stabilito per ora dal giudice dei provvedimenti coercitivi René Libotte nei confronti dell’agente di una delle polizie comunali del Locarnese, arrestato con l'accusa di atti sessuali con fanciulli.
Solo in seguito a ciò che emergerà dalle indagini, e forse in base alla probabile perizia psichiatrica, sarà valutata un'eventuale proroga della detenzione.
Stando a quanto riporta LaRegione, la presunta vittima non appartiene alla cerchia famigliare del poliziotto ed oggi è maggiorenne. Tuttavia le attenzione dell'uomo sarebbero iniziate quando questi aveva circa 11 anni e si sarebbero protratte per due o tre anni.
L’agente avrebbe già ammesso di aver praticato sesso orale reciproco e di aver elargito denaro (si parla di circa 20 mila franchi) su richiesta del giovane. Già interrogato, il ragazzo si sarebbe trincerato nel silenzio. L'inchiesta dovrà ora verificare se sia l'unica vittima del poliziotto.
Come già riferito in precedenza, le indagini sono partite dopo la segnalazione di personale sanitario che aveva identificato nei famigliari dell'uomo elementi che portavano a presunti maltrattamenti.
Da quell'episodio, dopo l'interrogatorio in polizia, all'uomo era stato sequestrato il cellulare. Qui erano stati trovati i messaggi compromettenti dai quali ha poi preso avvio l'indagine.