Due ticinesi tra le nuove Guardie Svizzere

Francesco di Bellinzona e Gerlando di Monteggio sabato presteranno giuramento in Vaticano.
LUGANO/ROMA - Sabato 4 ottobre, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, 27 giovani svizzeri presteranno giuramento come nuove Guardie Svizzere Pontificie. Tra loro ci sono anche due ticinesi: Francesco, di Bellinzona, e Gerlando, originario di Monteggio.
La cerimonia, tradizionalmente fissata per il 6 maggio, è stata rinviata a causa della morte di papa Francesco e del successivo Conclave che ha portato all’elezione di papa Leone XIV. Per i due giovani, che da oltre un anno vivono a Roma, sarà il momento culminante di un percorso iniziato con passione e determinazione. I due ragazzi si sono raccontati al portale della diocesi di Lugano, catt.ch.
Francesco, è un polimeccanico di formazione, e ha raccontato di aver coltivato fin da piccolo il desiderio di entrare nel corpo delle guardie svizzera del Papa. «Tutto è iniziato grazie a mio padrino Antonio, che mi regalava gadget della Guardia. Poi, nel 2013, l’elezione di Papa Francesco, che portava il mio stesso nome, mi ha fatto sognare ancora di più», spiega.
Dopo il servizio militare e un’esperienza in dogana, ha deciso di candidarsi. La vita in Vaticano, tra turni di guardia e momenti di formazione, si alterna a scoperte culturali e artistiche. «Il Giubileo mi ha dato la possibilità di incontrare pellegrini da tutto il mondo: una ricchezza umana e spirituale incredibile», aggiunge Francesco, che ha vissuto da protagonista i giorni della morte di papa Francesco e del Conclave. «Fare la guardia d’onore accanto al feretro del Santo Padre è stata un’emozione indescrivibile».
Per Gerlando, cresciuto a Monteggio, la decisione è maturata durante il servizio militare. «Quando ho sentito parlare della Guardia Svizzera, mi sono informato e ho capito che era un’occasione unica che solo noi svizzeri abbiamo». Roma, dice, «è una città meravigliosa, ricca di scoperte quotidiane». Vivere il Giubileo da guardia lo ha reso orgoglioso: «Si incontrano pellegrini da ogni parte del mondo e si parlano tante lingue».
Anche lui ha partecipato ai giorni storici del Conclave. «Non è stato facile dire addio a papa Francesco, ma vedere tutti i cardinali riuniti a Roma è stata un’esperienza straordinaria».
La cerimonia di sabato 4 ottobre, alle 17, sarà presieduta dal vescovo di Coira, mons. Joseph Bonnemain, e vedrà la partecipazione di una delegazione ufficiale del Cantone Uri. L’evento potrà essere seguito in streaming sul sito ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia (guardiasvizzera.ch).