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LUGANO / AIROLO

«La scuola montana di Nante è pronta ad accogliere gli allievi»

Spazi rinnovati e nuove opportunità per gli allievi di Lugano.
Photolocatelli.ch
Fonte Città di Lugano
«La scuola montana di Nante è pronta ad accogliere gli allievi»
Spazi rinnovati e nuove opportunità per gli allievi di Lugano.

LUGANO / AIROLO - Sabato 13 settembre, alla presenza del municipale e capodicastero Immobili Raoul Ghisletta e del direttore dell’istituto scolastico Fabio Valsangiacomo, la Scuola montana di Nante della Città di Lugano ha simbolicamente riaperto le sue porte dopo i lavori di ristrutturazione.

Erano presenti anche il Sindaco di Airolo Oscar Wolfisberg e il Municipale Luca Medici. Nel pomeriggio bambini e genitori dell’Istituto scolastico hanno avuto l’occasione di visitare gli spazi rinnovati e condividere la merenda.

Dal 1° settembre la Casa di Nante è tornata ufficialmente a disposizione dell’istituto scolastico di Lugano, accogliendo le allieve e gli allievi delle scuole elementari durante le settimane fuori sede. La struttura ospita inoltre le colonie estive e corsi extrascolastici organizzati dalla divisione Socialità.

La Casa di Nante, originariamente sede della Fondazione sciatoria della Svizzera italiana, fu acquistata dalla Città di Lugano nel 1967, anno in cui si tenne il primo corso scolastico di sci per le scuole elementari. Dopo un importante ampliamento, nel 1991 venne inaugurata la nuova sede della scuola montana, divenendo punto di riferimento per generazioni di allievi. Dopo oltre trent’anni d’attività la struttura necessitava di una manutenzione straordinaria. I lavori sono stati portati a termine con una spesa di 2.6 milioni di franchi, una cifra inferiore a quanto preventivato: infatti il messaggio municipale approvato nel 2021 dal Consiglio comunale prevedeva un investimento di 3 milioni di franchi.

Il municipale Raoul Ghisletta, durante il suo intervento, ha dichiarato: «La scuola montana di Nante rappresenta un’opportunità unica per le allieve e gli allievi delle scuole elementari della nostra Città, in particolare per quei bambini che altrimenti non avrebbero la possibilità di vivere esperienze formative di così grande valore. La Città di Lugano dovrà continuare a investire in strutture e progetti funzionali alla crescita del benessere della cittadinanza per continuare a essere una città che guarda al futuro in modo proattivo e propositivo. Ridurre in modo drastico gli investimenti penalizzerebbe la popolazione, in particolare le fasce meno abbienti».

Il direttore generale Fabio Valsangiacomo ha ricordato che «le radici della tradizione delle scuole montane risalgono al 1900, quando l’allora maestro Pierino Laghi organizzò a Sarone, frazione di Cagiallo, il primo soggiorno estivo per una trentina di bambini di Lugano. Da quella esperienza pionieristica è nato un percorso che oggi coinvolge tutti gli allievi dalla terza alla quinta elementare, per un totale di quattro settimane distribuite lungo i tre anni di scuola montana. Le attività si svolgono nelle tre strutture di proprietà della Città – Nante, Campo Blenio e Breno – e offrono ai ragazzi non solo l’opportunità di conoscere da vicino il territorio e il patrimonio alpino e prealpino, ma anche di rafforzare i legami di vita comunitaria, fondamentali per una classe che, a tutti gli effetti, costituisce una piccola comunità che deve poter vivere in armonia, ancor di più quando è lontana da casa».

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