Croce e Madonna distrutte


Atto vandalico sulla cima del Basodino, la seconda vetta in ordine di altezza del Ticino. Affranto il capannaro: «Per noi è un pugno al cuore».
Atto vandalico sulla cima del Basodino, la seconda vetta in ordine di altezza del Ticino. Affranto il capannaro: «Per noi è un pugno al cuore».
ROBIEI - Lassù, a 3'272 metri, non è rimasto più nulla. La croce è stata sradicata, così come la Madonna. E il "diario di montagna", su cui gli alpinisti potevano lasciare le loro memorie, è stato fatto a brandelli.
Atto vandalico sulla cima del Basodino, sopra la Val Bavona, la seconda vetta in ordine di altezza del Ticino. Roberto Iori, responsabile dell'omonima capanna, situata a Robiei (a 1'856 metri), è affranto. «Per noi è un pugno al cuore – racconta a tio.ch –. A tormentarmi è anche il fatto che probabilmente chi ha commesso questo gesto vile è passato dalla nostra capanna, e magari ha pure dormito qui».
Foto Letizia CisliniIl vuoto, là dove c'era la croce.
L'episodio vandalico si è verificato nelle scorse settimane. «Difficile stabilire il momento esatto – afferma il capannaro –. Abbiamo formulato qualche ipotesi, questo sì. Forse si farà denuncia contro ignoti alla polizia. Stiamo valutando come procedere. Quella croce e quella Madonna rappresentavano dei simboli per chi ama la montagna. Potrebbe trattarsi di un vandalismo a sfondo religioso. Non è la prima volta che qualcuno distrugge simboli religiosi su una vetta».
Una mazzata al morale. Così la definisce Iori. «Già avevamo sofferto lo scorso anno in seguito all'alluvione che ha stravolto l'Alta Vallemaggia, senza ricevere alcun indennizzo. Adesso arriva questa nuova rogna. Siamo amareggiati. Diamo l'anima per questa regione. Vedere la nostra cima deturpata fa male».
Grande tristezza anche per l'escursionista Letizia Cislini che lo scorso weekend ha fotografato la cima ormai spoglia. «Ero stata sul Basodino a giugno. Poche settimane fa. Era tutto a posto. Come sempre. Adesso invece si vede che c'è qualcosa che non va. Non sembra neanche più la stessa vetta».










































