Elicotteri nei cieli ticinesi sotto inchiesta


Per ATA si abusa del loro impiego. Ma per chi lavora nel settore non è così, anche se il dito viene puntato contro quelli a monomotore: più economici, più rumorosi e anche più pericolosi.
Per ATA si abusa del loro impiego. Ma per chi lavora nel settore non è così, anche se il dito viene puntato contro quelli a monomotore: più economici, più rumorosi e anche più pericolosi.
BELLINZONA - Non c’è giorno in cui per i cieli ticinesi non si veda un elicottero all’opera. «Troppi», per l'Associazione Traffico e Ambiente (ATA) che nei giorni scorsi si è fatta portavoce dei disagi riferiti dalla popolazione.
«È ormai un uso ormai consolidato, soprattutto nelle aree urbane, usare questi mezzi per operazioni che potrebbero essere svolte facilmente con autogrù o montacarichi, anche solo per trasportare tegole su tetti di case basse. Questo accade, ad esempio, a Lugano e Bellinzona, dove anche spazi pubblici come il piazzale del castello vengono utilizzati come punti di scarico». A dirlo è Caroline Camponovo, del comitato sezionale ATA, che aggiunge: «Tecnicamente non si tratta di un uso illegale – visto che i Comuni rilasciano quasi sempre i permessi – il problema è che questi vengono concessi con eccessiva leggerezza, senza tenere conto del disturbo arrecato alla popolazione. I permessi arrivano dagli uffici tecnici o dalla polizia, ma servirebbe maggior rigore».
Abuso in città e in montagna - I casi più emblematici? «Quello che ha riguardato l’Ospedale Italiano di Lugano: è stato impiegato un elicottero per mezz’ora, nonostante ci fosse spazio per un’autogrù, creando disagi a pazienti e residenti. Secondo noi, l’uso dovrebbe essere consentito solo quando non esistono alternative praticabili. Serve modificare la normativa cantonale e rendere la prassi più restrittiva». Dal suo punto di vista, gli abusi si verificherebbero anche in montagna: «Sopra i 1.100 metri si dovrebbe atterrare solo per motivi di lavoro, ma spesso gli elicotteri vengono usati per trasportare villeggianti nelle cascine o pescatori nei laghi alpini. Questi voli vengono camuffati come "voli di lavoro", con il pretesto di aiutare qualcuno a fare dei piccoli interventi». Situazione che si riscontra soprattutto in Ticino «insieme ai cantoni Friburgo e Vallese. Altri, come quello di Zurigo, non usano l’elicottero per costruire, pur avendo edifici persino più alti. Lo confermano gli esperti dell’organizzazione nazionale Cercle Bruit: altrove non esiste un problema simile. La lobby dell’elicottero non è probabilmente così tanto influente». E ribadisce: «Il vero problema è l’uso sistematico e non giustificato di questi mezzi nella vita quotidiana».
Sotto esame gli elicotteri monomotore - Dal canto suo, Massimiliano Giana di Simplon Air, azienda specializzata in volo in elicottero con sede ad Agno, ritiene che parlare di «abuso» sia esagerato. Anche se tuttavia «ci sono casi in cui l’uso degli elicotteri è discutibile, soprattutto nei centri urbani. Ad esempio, ci sono stati voli panoramici nel centro di Bellinzona effettuati con elicotteri monomotore, cosa vietata dalla normativa aeronautica».
Ma perché l’uso di questo tipo di mezzi è così problematico? «In caso di avaria al motore, durante le fasi di carico e scarico, l’elicottero monomotore può precipitare in quanto si trova in quella fase operativa definita in gergo aeronautico “Curva dell’Uomo Morto (Death Man Zone)”. Un bimotore invece può continuare a volare, alla ricerca di un’area sicura per l’atterraggio. Nei centri abitati, la normativa europea (EASA) - recepita pure in Svizzera - vieta il trasporto passeggeri con monomotori e impone restrizioni anche per il lavoro aereo».
Più economici, ma meno sicuri - E riguardo all’uso eccessivo per i piccoli lavori in città, spiega che spesso si opta per l’uso dell’elicottero perché «più rapido ed economico rispetto a una gru». Malgrado «il costo orario sia alto». Tuttavia - sottolinea - «molte aziende usano elicotteri monomotore in città, mettendo a rischio la sicurezza. La nostra azienda utilizza solo bimotori per questo tipo di operazioni». È chiaro: «Con un monomotore si spende anche solo 1000 franchi, mentre un bimotore costa 1500–1700 franchi. Il cliente spesso sceglie il più economico, ma non conosce le implicazioni per la sicurezza. Dovrebbe essere l’azienda a rifiutare certe operazioni, per etica professionale». Oltre al fatto che sono più rumorosi.
A Lugano richieste limitate - Interpellata, la Polizia della Città di Lugano ha negato un aumento del numero di voli negli ultimi tempi. «Grazie a un’attenta valutazione delle richieste, a confronto degli anni passati, è stato possibile limitarli ulteriormente». Sottolineando che «la polizia si occupa di verificare che le motivazioni date dal committente siano fondate e non legate ai minori costi rispetto all’impiego di sistemi alternativi». Infine viene specificato: «L'uso dell’elicottero sul territorio di Lugano è prevalentemente a scopo lavorativo, mentre i voli turistici si limitano a pochi atterraggi all’anno».






























