Le cade lo zaino in un precipizio, poi il colpo di fortuna


Cellulare, borsellino, carte bancarie. In un attimo quell'escursionista aveva perso tutti i suoi effetti personali. Il lieto fine arriva con l'autostop.
Cellulare, borsellino, carte bancarie. In un attimo quell'escursionista aveva perso tutti i suoi effetti personali. Il lieto fine arriva con l'autostop.
ONSERNONE - Vedere il proprio zaino ruzzolare in un precipizio. Disperarsi per avere perso tutti i propri effetti personali. E poi il colpo di fortuna che arriva via autostop. Per una donna di Zurigo l'escursione di questo weekend nelle valli del Locarnese resterà unica. E soprattutto a lieto fine.
Tutto per una bottiglietta d'acqua – L'incipit della disavventura si materializza sabato durante il tragitto tra Comino e la Valle Onsenone. Alla donna, mentre cerca di prendere una bottiglietta d'acqua, precipita lo zaino in una zona molto impervia. All'interno il cellulare, il borsellino, varie carte bancarie e tanto altro.
Che coincidenza – La donna e la sua amica qualche ora dopo si trovano sconsolate ai bordi della strada cantonale all'altezza di Mosogno. Fanno autostop per potere rientrare a Locarno. Un uomo si ferma per dare loro un passaggio. Non sanno ancora che, per pura casualità, il signore alla guida è Andres Maggini, capo colonna del Club Alpino Svizzero (CAS) di Locarno.
Giù per circa 100 metri – «Rientravo da un'uscita a Vergelletto con mia moglie – conferma lo stesso Maggini, raggiunto telefonicamente da tio.ch –. A un certo punto vediamo queste due persone sulla strada. E decidiamo di dare loro un passaggio. La donna in auto mi spiega cosa le è capitato. Col suo zaino finito giù dalla montagna per circa 100 metri. Ridendo le ho detto che era davvero fortunata ad essere salita sulla mia auto».
Operazione riuscita – Sì, perché Maggini si attiva. Nella mattinata di oggi, domenica, grazie alle coordinate fornite dalla donna, riesce a localizzare il luogo in cui dovrebbe trovarsi lo zaino. «A quel punto – racconta – io e altri tre soccorritori siamo partiti come volontari per effettuare il recupero. Ce l'abbiamo fatta. La donna, nel frattempo rientrata a Zurigo, non ci poteva credere. Tornerà presto in Ticino per riprendere il suo zaino. Per noi è stata una bella soddisfazione».











