Piazza Grande col fiato sospeso: parla chi ha fatto ricorso

Concerti estivi a rischio in futuro? L'esercente spiega: «Non ho alcun interesse personale. La questione è procedurale. Non si affitta uno spazio cittadino senza delimitarlo». Secca la reazione del sindaco.
LOCARNO - Chi ha inoltrato un ricorso contro la richiesta di "manifestazione di interesse" per i concerti in Piazza Grande? Se lo chiedono in tanti, in particolare dopo la conferenza stampa di oggi, venerdì, in cui Nicola Pini, sindaco di Locarno, ha dichiarato che il Municipio è «In ostaggio di un privato che ricorre per ottenere un vantaggio personale».
«Aspetti non chiari» – Tio.ch nel pomeriggio ha parlato con il ricorrente (che desidera restare anonimo). Per comprendere quali siano le ragioni del suo gesto. «Non è vero che ho interessi personali – sostiene –. Il problema è che sul bando di concorso l'area che verrebbe affittata nel lustro 2027-2031 non è delimitata. Non si capisce dove inizia e dove finisce lo spazio dei concerti e delle attività collegate. E se non sono chiari questi aspetti come fa la Città poi a scegliere a chi affidare l'organizzazione degli eventi concertistici?»
«Non posso dire molto» – Come risaputo, al bando di concorso citato si sono annunciati due nomi di peso. Quello del già collaudato Moon&Stars e quello di un altro gruppo. «Una tematica come questa dovrebbe essere oggetto di dibattito pubblico – evidenzia il nostro interlocutore –. Al momento non posso dire molto perché c'è in corso una procedura».
Questione di principio – Insomma l'esercente ne farebbe una questione di principio e di trasparenza nei confronti della popolazione. «Se tu affitti una porzione di città, devi anche spiegare quali sono i confini. Altrimenti possono generarsi problemi collaterali». Allo stesso tempo però centinaia di commercianti locarnesi hanno firmato una petizione in cui si chiede al Municipio di garantire una continuità coi concerti anche dopo il 2027. Quindi: di quali problemi collaterali si sta parlando?
«Riguarda tutta la popolazione» – Chiediamo ancora una volta al nostro interlocutore se dietro al suo ricorso non ci sia un interesse speciale. Un interesse legato ad esempio alla possibilità di avere una terrazza garantita durante i concerti al di là di quanto stabilito per il suo locale dalla licenza edilizia. «L'ho già detto, gli interessi personali non sono al primo posto. È una questione che riguarda tutta la popolazione», precisa il proprietario del locale.
La replica dell'autorità – Il sindaco Nicola Pini dal canto suo non ci sta. E affida a tio.ch la sua replica. «Capirei una simile argomentazione se si trattasse di un ricorso alla decisione, e non alla richiesta di "manifestazione di interesse". Questa è volutamente più generale per permettere l’inoltro di proposte anche diverse negli spazi, nei tempi e nei contenuti. Così da permettere al Municipio di avere una paletta più ampia di opzioni e, considerati i vari interessi in gioco, scegliere la migliore soluzione nell’interesse pubblico. Inoltre, come il ricorrente ben sa, il piano di occupazione e quindi il perimetro verrà definito con la decisione di assegnazione».
«Non c'era l'obbligo di un concorso pubblico» – Quanto alla trasparenza, Pini va dritto al punto. «Non posso che ribadire quanto già detto dal Municipio in occasione della pubblicazione della richiesta di manifestazione di interesse. Pur non essendoci l’obbligo di un pubblico concorso, si è voluto attivare una procedura pubblica con una chiave di attribuzione basata su criteri oggettivi per garantire il meglio dell’offerta».