Discoteca over 30 in centro a Lugano: dietro c'è Tito Bravo

L'ex re della vita notturna cittadina, più volte salito agli onori della cronaca giudiziaria, lancia un nuovo locale. Aprirà i battenti in autunno nella zona della Pensilina.
LUGANO - Una discoteca dedicata alle persone già piuttosto mature. In altre parole niente ragazzini: al Brix entreranno solo gli over 30. Dietro al nuovo locale notturno di Lugano che aprirà in autunno nella zona della Pensilina Botta parrebbe esserci un nome altisonante. Quello di Tito Bravo, ex re della vita notturna cittadina, protagonista in passato anche delle cronache giudiziarie ticinesi.
Champagne e musica live – Un personaggio controverso insomma che propone qualcosa di nuovo. Gli spazi sotterranei sono quelli dell'ex Bar 90, locale che andava forte negli anni '80, un posto che può accogliere fino a 300 persone. L'offerta si preannuncia ricca: si parla di champagneria, di sala eventi, di musica live.
I mormorii – Qualcuno, tuttavia, già mormora. Non solo tra i cittadini. Bensì anche a livello di politica. La zona della Pensilina non è delle più tranquille. Il mix con la presenza di Tito Bravo, già al timone del Blu Martini definito in sede di processo da un procuratore generale sostituto come «un luogo non raccomandabile», ad alcuni fa tremare i polsi.
Licenza edilizia – «Si sente circolare il suo nome – precisa il sindaco Michele Foletti –. Al momento però non posso dire molto». Tito Bravo fa riferimento al Brix anche sul suo profilo Instagram. «Dal punto di vista della licenza edilizia – aggiunge Filippo Lombardi, municipale e capo del Dicastero dello sviluppo territoriale – non ci sono controindicazioni. È tutto in regola».
Ordine pubblico? – E dal profilo dell'ordine pubblico invece? Karin Valenzano Rossi, capa del Dicastero della sicurezza e degli spazi urbani, chiarisce: «La concessione per l'esercizio pubblico la dà il Cantone. Preventivamente noi non possiamo fare il processo alle intenzioni. Se la magistratura però ritiene che ci siano luoghi poco raccomandabili o problematici dal profilo della legalità o della sicurezza, ci si può aspettare che ci siano azioni coerenti con le relative dichiarazioni».
«Verifiche attente» – E allora bussiamo alla porta del Dipartimento delle Istituzioni. Dal Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia Cantonale fanno sapere: «Per ragioni di privacy e protezione dei dati non ci possiamo esprimere su singole posizioni. In linea generale le autorizzazioni, ad esempio per la mescita di alcolici, vengono rilasciate dopo attente verifiche a chi è in possesso delle qualifiche necessarie».











