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Professore espulso per un post, la smentita dell’USI: «Nessun licenziamento»

Le puntualizzazioni dell'ateneo ticinese: «Non c'era nessun contratto in essere col docente»
Ti-Press (archivio)
Professore espulso per un post, la smentita dell’USI: «Nessun licenziamento»
Le puntualizzazioni dell'ateneo ticinese: «Non c'era nessun contratto in essere col docente»

MENDRISIO - Tramite un articolo pubblicato sul proprio sito, l’USI prende posizione in merito alla presunta espulsione di un docente dell’USI «per aver espresso opinioni politiche a sostegno del popolo palestinese».

«Nessun licenziamento» - Nella sua nota, l’USI sottolinea che «nessun licenziamento è avvenuto». L’università specifica che «l’architetto in questione è stato docente con contratto semestrale presso l’Accademia di architettura dell'USI per due semestri (l’ultimo contratto è terminato il 31 dicembre 2022)».

La ricostruzione della vicenda - Nel 2023 «lui stesso ha richiesto di sospendere l’insegnamento e l’Accademia ha riorganizzato il suo piano di studi di conseguenza. Dopo il 31 dicembre 2022 non c’è stato alcun contratto tra lui e l’USI».

L’architetto, secondo la ricostruzione dell’università, ha contattato la direzione dell’Accademia a febbraio 2025 offrendosi per un nuovo incarico di insegnamento «e gli è stato risposto che il piano degli studi per il prossimo anno accademico 2025-2026 era già stato predisposto e che una discussione sul successivo [andava] fatta a tempo debito con la nuova Direzione dell’Accademia».

Segnalazione ricevuta dal Rettorato e dalla Direzione dell’Accademia - A dicembre 2023 il rettorato e la direzione dell’Accademia hanno ricevuto una lettera che segnalava l’attività sui social media dell’architetto: «L’USI non è entrata nel merito di una valutazione giuridica o etica del contenuto dei post, proprio perché non c’era alcun contratto in essere».

«Libertà accademica e di espressione» - L’USI «tutela e promuove la libertà di espressione e la libertà accademica, principi fondamentali sanciti anche dalla Legge sull’Università della Svizzera italiana. Ogni membro della comunità accademica ha il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni, anche politiche, nel rispetto dei limiti previsti dal Codice etico dell'USI e dalla legge in generale». L’USI si riserva di tutelare i propri diritti «nelle sedi opportune».

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