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Mobilità transfrontaliera: il 65% di chi entra in Ticino è un pendolare

Pubblicati i risultati dell'inchiesta per l'anno 2024: chi sceglie l'auto sostiene di non avere alternative. Si assiste a un modesto incremento del grado di occupazione
Archivio Ti Press
Fonte Dipartimento del territorio
Mobilità transfrontaliera: il 65% di chi entra in Ticino è un pendolare
Pubblicati i risultati dell'inchiesta per l'anno 2024: chi sceglie l'auto sostiene di non avere alternative. Si assiste a un modesto incremento del grado di occupazione

BELLINZONA - Il 65% della quota dei transiti in ingresso in Ticino è rappresentato da lavoratori e studenti, pendolari. A rivelarlo è l'inchiesta pubblicata oggi dal Dipartimento del territorio sulla mobilità transfrontaliera 2024, i cui dati sono stati raccolti durante l'autunno scorso. Il rilevamento mirava a raccogliere dati accurati riguardanti il traffico veicolare in entrata e le abitudini di mobilità dei conducenti, prendendo in considerazione i 21 valichi di maggior rilievo del cantone. Dall'inchiesta è emerso inoltre che le principali aree di provenienza sono la provincia di Como (46%) e la provincia di Varese (41%), mentre le destinazioni prevalenti risultano essere il Mendrisiotto (47%) e il Luganese (41%).

Inoltre, il 67% dei pendolari dispone di un parcheggio gratuito a destinazione; il 50% dichiara di non avere alternative all’utilizzo dell’automobile, mentre il 23% la predilige per ragioni di maggior comfort. Il grado di occupazione delle automobili ha registrato un modesto incremento, passando da 1,21 a 1,29 rispetto all’inchiesta precedente.

Rispetto all’edizione precedente del 2021, per i lavoratori pendolari sono stati ottenuti dati più approfonditi sulla percentuale di impiego e sulla possibilità di ricorrere al telelavoro. Si evidenzia, ad esempio, che oltre il 70% dei pendolari diretti in Ticino e nel Grigioni italiano è impiegato oltre al 90%, mentre soltanto il 10% di essi beneficia del telelavoro e per la maggioranza di essi (88%) tale modalità è utilizzata al massimo un giorno a settimana.

La raccolta dei dati e le interviste sono state eseguite grazie al supporto di 14 collaboratori ausiliari e in stretta collaborazione con l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini. L’impegno del personale di quest’ultimo, unitamente al contributo della vigilanza privata, ha garantito costantemente la sicurezza degli intervistatori sul campo e il regolare flusso del traffico.

Mobilità in treno - Nel 2024, in parallelo all’indagine biennale sulla soddisfazione dell’utenza TILO, è stata condotta un’analisi approfondita sulla mobilità transfrontaliera tra Italia e Svizzera, coinvolgendo circa 1.300 persone. L’obiettivo era comprendere meglio le abitudini di spostamento degli utenti, in particolare lungo gli assi ferroviari Como-Chiasso e Varese-Stabio.

Dallo studio emergono alcune differenze significative tra i due tracciati. Lungo la tratta Como-Chiasso si registra una leggera diminuzione degli utenti abituali, compensata da un aumento di quelli occasionali. Al contrario, l’asse Varese-Stabio mostra una forte regolarità d’uso, con oltre l’80% dei viaggiatori che utilizza il treno più volte alla settimana.

Le motivazioni di viaggio confermano il ruolo centrale del treno per chi si sposta per lavoro e studio, soprattutto lungo l’asse Varese-Stabio. Tuttavia, sull’asse Como-Chiasso si nota una maggiore presenza di utenti che viaggiano per il tempo libero.

Per quanto riguarda i titoli di trasporto, gli abbonamenti restano la scelta più diffusa, soprattutto tra i pendolari del Varesotto. Si registra però un aumento nell’uso di biglietti singoli, in linea con la crescita degli utenti occasionali, soprattutto sulla tratta di Como. Anche le modalità di acquisto stanno cambiando: cresce l’utilizzo delle app e dei siti web, mentre calano gli acquisti presso le biglietterie fisiche.

Infine, l’indagine evidenzia un ricorso frequente all’integrazione con altri mezzi di trasporto, in particolare autobus, ma anche metro e tram, specialmente nell’area metropolitana di Milano. L’auto continua a essere un mezzo di supporto rilevante per i viaggi transfrontalieri. Le stazioni più importanti restano Lugano, Milano e Como per l’asse Como-Chiasso, mentre per la tratta Varese-Stabio spiccano Varese, Cantello-Gaggiolo e Lugano.

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