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Una volpe malata nel giardino di casa: «Attenzione ai propri cani»

La rogna è una malattia comune tra gli animali selvatici in Ticino, il veterinario cantonale invita a prestare attenzione
lettore tio.ch
Una volpe malata nel giardino di casa: «Attenzione ai propri cani»
La rogna è una malattia comune tra gli animali selvatici in Ticino, il veterinario cantonale invita a prestare attenzione

BELLINZONA - Una volpe apparentemente malata, una mattina di qualche settimana fa, si era introdotta furtivamente nel giardino di un'abitazione a Solduno. Un’immagine che aveva destato qualche preoccupazione. «È affetta da rogna sarcoptica», chiarisce Luca Bacciarini, veterinario cantonale. «Si tratta di una malattia parassitaria abbastanza comune anche in Ticino, causata da un acaro della specie "Sarcoptes scabiei var. vulpes". Si caratterizza per l’elevato adattamento biologico, vale a dire la presenza di ceppi altamente ospite-specifici. L’acaro che colpisce la volpe è in grado di provocare la rogna anche nel cane, nel gatto e nell’uomo. Normalmente, nei gruppi di volpi (e cani) che vivono a stretto contatto, sono colpiti più animali».

Una volta che la femmina dell’acaro penetra l’epidermide, dopo la fecondazione, scava gallerie negli strati più superficiali, depositando fino a 200 uova che si schiudono dopo soli 3-5 giorni, liberando le larve che evolveranno in ninfe e di seguito in acari adulti, nutrendosi dei liquidi interstiziali provenienti dai tessuti danneggiati dell'ospite. Il ciclo riproduttivo completo si realizza in 2-3 settimane.

«Il passaggio degli acari da un animale all’altro della stessa specie avviene per lo più per contatto diretto tra animali, più raramente il contagio avviene per via indiretta, attraverso la frequentazione di luoghi comuni contaminati dove l’acaro può sopravvivere pochi giorni. Questa seconda modalità spiega, inoltre, la trasmissione tra specie diverse come nel caso della volpe e del cane».

I sintomi - I sintomi della rogna «sono perdita di pelo e arrossamenti cutanei accompagnati da forte prurito e da possibili danni causati dall’auto traumatismo. Le lesioni possono essere confinate alla testa, ma nei casi gravi tutto il corpo può essere interessato. La volpe si gratta nei punti colpiti, si ferisce fino a sanguinare e queste ferite possono infettarsi. L’animale ammalato cessa praticamente di alimentarsi, dimagrisce e può morire dopo pochi mesi».

I rischi di ammalarsi ci sono anche per l’essere umano: «Come gli animali domestici, può infestarsi con l’acaro responsabile della rogna sarcoptica. Solitamente nelle persone la malattia ha un decorso blando e guarisce spontaneamente, ma il prurito può essere molto fastidioso. Nei cani, se non curata, può essere letale come per la volpe. Inoltre i cani ricoprono il ruolo di vettore anche per l’infestazione umana».

Volpi ammalate alla ricerca di cibo - Bacciarini spiega inoltre che «le volpi malate spesso si avvicinano alle case in cerca di cibo, oltre alle lesioni descritte possono avere problemi comportamentali come assenza di reazioni di fuga o di aggressività nei confronti degli animali domestici».

I consigli sono quelli «di non toccare questi animali e segnalare al guardacaccia la loro presenza; in caso di forte prurito e arrossamenti cutanei insorti dopo il contatto con una volpe, recarsi dal medico. Tenete i cani lontani dalle volpi e dalle loro tane. Se un cane si gratta particolarmente spesso, mostra lesioni cutanee con perdita di pelo, è necessaria una visita dal veterinario».

E ricorda infine di non dare mai da mangiare agli animali selvatici: «Trovano di che nutrirsi in natura».

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