Qui rimasero isolati in 200: «Torniamo con commozione»


Riecco il torneo del campo Draione, diventato famoso (anche) dopo l'alluvione dello scorso giugno. Il presidente: «Ricorderemo i morti».
Riecco il torneo del campo Draione, diventato famoso (anche) dopo l'alluvione dello scorso giugno. Il presidente: «Ricorderemo i morti».
LAVIZZARA - «Ci abbiamo pensato a lungo. Ma alla fine ci siamo detti che gettare la spugna sarebbe stato come dare un ennesimo schiaffo alla valle Lavizzara. Non la potevamo abbandonare». Daniele Rotanzi, presidente del Gruppo Animazione Valle di Peccia, lancia così l'edizione numero 52 del torneo calcistico amatoriale del campo Draione. Un luogo in cui lo scorso 30 giugno sono rimaste isolate e in seguito evacuate ben 200 persone. L'appuntamento è previsto per il weekend del 4, 5 e 6 luglio.
Non deve essere stato facile decidere di riprendere dopo il trauma dello scorso anno.
«All'interno del comitato avevamo bisogno di elaborare. Poi è arrivata la consapevolezza: questo torneo ha un ruolo sociale enorme per la valle. È da sempre un weekend che la mantiene viva. Quando accadono le catastrofi, sono le tradizioni a salvarci, a permetterci di tornare a una certa normalità. Torniamo con commozione».
Gruppo Animazione Valle di PecciaDomenica 30 giugno 2024: le 200 persone isolate al campo Draione vengono finalmente evacuate un po' alla volta.
Il campo Draione è situato in mezzo ai boschi e alle montagne, a poche decine di metri dagli smottamenti. A livello di sicurezza è tutto a posto?
«Sin da subito ci siamo informati sulla questione col Comune e col Patriziato in modo che la manifestazione possa svolgersi nella massima serenità. Siamo in contatto anche col Cantone per i dettagli: può essere che il capannone della festa ad esempio debba essere posizionato in altro modo rispetto al passato. Facciamo quello che ci dicono».

Il vostro torneo è storicamente "famoso" per il fatto di svolgersi con qualsiasi tempo meteorologico. Ora però questa percezione cambierà.
«Il Comune ci ha chiesto di avere un piano di emergenza. Deve essere chiaro in anticipo cosa si fa o cosa non si fa in caso di maltempo. A dipendenza delle indicazioni meteorologiche potrebbero essere previste modifiche al programma dei tre giorni. Dalla storia si impara».
Non solo calcio. Il torneo è soprattutto festa. Cosa cambia nel capannone?
«Si torna un po' alle origini. Niente più open air. Suoneranno alcuni gruppi storici. Ma questa sarà un'edizione davvero classica».

A causa dell'alluvione in Alta Vallemaggia sono morte otto persone. Una di queste (mai ritrovata) dopo avere partecipato alla vostra festa. Ci sarà un momento di ricordo?
«Assolutamente sì. E ci teniamo molto. È previsto un momento commemorativo durante la giornata del sabato, nel momento di maggiore affluenza. Non possiamo dimenticare quello che è successo. Faremo anche in modo che i presenti possano esprimere per iscritto o magari anche a parole i loro sentimenti riguardo ai tragici fatti che hanno colpito la regione».
