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Marco, una vita rovinata dalla dipendenza da Internet

La dipendenza da internet e dai social media in Svizzera sta avendo un impatto negativo sulla salute mentale, il sonno, la tutela dei minori
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Marco, una vita rovinata dalla dipendenza da Internet
La dipendenza da internet e dai social media in Svizzera sta avendo un impatto negativo sulla salute mentale, il sonno, la tutela dei minori
BELLINZONA - Tutto il giorno collegati a Internet. Sempre con un telefonino in mano. Perennemente con gli occhi sullo schermo senza più guardare cosa succede accanto. Una realtà che tutti noi conosciamo molto bene. Le statistiche evidenziano che in...

BELLINZONA - Tutto il giorno collegati a Internet. Sempre con un telefonino in mano. Perennemente con gli occhi sullo schermo senza più guardare cosa succede accanto. Una realtà che tutti noi conosciamo molto bene. Le statistiche evidenziano che in Svizzera il 3.8% della popolazione a partire dai 15 anni soffre di un uso problematico di Internet.

Comparis lo scorso anno aveva pubblicato un sondaggio dal quale era emerso che il 40% della popolazione mostra notevoli segni di dipendenza dal cellulare. Anche i dati pubblicati dall’indagine “Svizzera, come stai” del 2024 che ha preso in considerazione 57’000 persone, era arrivata alla conclusione che gli svizzeri non possono più fare a meno di internet e dei social media, anche se la stragrande maggioranza lamenta un impatto negativo sul sonno, sulla tutela dei minori, sulla salute mentale e sul sesso. 

Problemi che conosce molto bene Marco (nome di fantasia). È un giovane professionista con una carriera promettente. Tuttavia, negli ultimi anni, ha iniziato a trascorrere sempre più tempo online, fino a quando la sua vita lavorativa e sociale ne ha risentito sempre di più, limitando le sue relazioni e le sue possibilità di carriera. Infatti, passa ore a navigare su siti di incontri, giocando online e a cercare informazioni su vari argomenti. La sua dipendenza da internet lo ha portato a isolarsi dalla famiglia e dagli amici, e a trascurare i suoi doveri lavorativi.

La letteratura scientifica identifica cinque tipologie di dipendenza da Internet. Ci sono quelli che tendono a instaurare relazioni amicali e amorose online, causando idealizzazione delle persone e perdita del contatto con la realtà (Cyber-Relational Addiction).

Poi ci sono quelli che hanno comportamenti compulsivi in cui subentrano il gioco d'azzardo, commercio online e partecipazione ad aste, spesso causando problemi finanziari (Net-Compulsions). Ma esistono dipendenze più sottili e non facilmente riscontrabili a prima vista, come ad esempio quelli che trascorrono giornate nella ricerca compulsiva di informazioni online, con tanto di soddisfazione quando riescono a trovare ciò che cercano ( Information-Overload).

E non dimentichiamo la Cybersexual-Addiction che riguarda l'uso compulsivo di siti pornografici o dedicati al sesso virtuale, spesso senza tradursi in relazioni reali, o quelli che passano il tempo nei giochi virtuali, soprattutto di ruolo, creando identità fittizie. (Computer-Addiction).

I campanelli d'allarme arrivano da Ingrado, centro di competenza specializzato nelle problematiche di dipendenze: «L'utilizzo compulsivo della rete può interferire significativamente con la vita lavorativa e sociale, diventando un vero e proprio disturbo. Non esiste un limite di tempo specifico che definisca la patologia; ciò che la caratterizza è l'uso eccessivo di Internet a discapito delle attività quotidiane e la difficoltà a disconnettersi nonostante le conseguenze negative».

Sono diversi i segnali che dovrebbero far scattare i campanelli d'allarme, come ad esempio la perdita del senso del tempo online, la difficoltà nel completare compiti, l'isolamento sociale e sentimenti di colpa legati all'uso di Internet.

«Questi comportamenti possono portare all’abbandono delle amicizie reali e delle attività ricreative, oltre a compromettere l’autostima e rendere più difficile instaurare relazioni autentiche. Spesso, l'uso eccessivo di Internet è legato a problemi emotivi come ansia, depressione o stress. In questi casi, il web viene utilizzato come modalità per "sentire meno" il proprio disagio» fa notare Ingrado.

Per maggiori informazioni o per richiedere consulenze anonime e gratuite, è possibile rivolgersi ai consultori di Ingrado – Servizi per le dipendenze (www.ingrado.ch).

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