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BELLINZONA

laRegione si ridimensiona e taglia

La redazione del giornale bellinzonese verrà ristrutturata con un taglio di 5,5 impieghi. Le motivazioni dell'editore.
Ti-Press / Samuel Golay
Fonte laRegione
laRegione si ridimensiona e taglia
La redazione del giornale bellinzonese verrà ristrutturata con un taglio di 5,5 impieghi. Le motivazioni dell'editore.
BELLINZONA - Conti che «non riescono più a sopportare l’attuale volume delle uscite» in uno scenario - quello dei mass media - che diventa sempre più complesso, anche e soprattutto nel nostro CantoneIl foglio bellinzonese ha comunicato questa m...

BELLINZONA - Conti che «non riescono più a sopportare l’attuale volume delle uscite» in uno scenario - quello dei mass media - che diventa sempre più complesso, anche e soprattutto nel nostro Cantone

Il foglio bellinzonese ha comunicato questa mattina un ridimensionamento aziendale che toccherà gli effettivi della redazione «per 5,50 unità complessive». Una difficile decisione, questa, presa «con profondo rammarico», conferma l'editore.

Le ragioni del ridimensionamento sono «il drastico calo degli introiti pubblicitari verificatosi nel 2024 e il declino strutturale e costante delle entrate», spiega la direzione del giornale bellinzonese.

«L’intervento teso a salvaguardare il futuro della testata è stato comunicato al personale in seguito a un’attenta analisi dei flussi finanziari, e dopo aver preso coscienza che il calo delle entrate pubblicitarie, calo che riguarda tutto il settore mediatico svizzero (e non solo), è allo stato attuale un processo irreversibile», continua laRegione.

Le misure di contenimento dei costi «impongono anche una riflessione sulle prospettive del nostro giornale. Fermo restando che manterremo sempre saldo l’impegno assunto con i nostri lettori di qualità e integrità giornalistica, elementi riconosciuti e apprezzati dal pubblico, oggi dobbiamo per certi versi riorientarci, prediligendo un approccio più focalizzato».

ATG: «Tagli che fanno male»
Non si è fatta attendere la risposta dell'Associazione ticinese dei giornalisti (ATG) alle misure comunicate dall'editore de la Regione: «ATG è vicina ai colleghi toccati da questa ristrutturazione. C’è chi lavora in questo giornale da una trentina d’anni e momenti come questo sono molto duri», riporta in una nota.

Stando all'Associazione - che starebbe mediando con la direzione - ci sarebbe uno spiraglio per delle controproposte ai tagli «anche se i tempi per farlo sono molto stretti».

Dito puntato anche contro «la passivià della politica», locale e svizzera, sia per quanto riguarda il sostegno ai media ticinesi, sia al generale disinteresse delle istituzioni per l'erosione del mercato pubblicitario da parte delle big-tech americane: «Le gravi difficoltà dei media oggi sono dovute anche, e soprattutto a questa grave passività delle nostre autorità», conclude ATG.

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