«Abbiamo scelto l'autobus più consono alle nostre strade»



Con il direttore di TPL Roberto Ferroni abbiamo ripercorso le tappe del progetto di elettrificazione della Linea 5.
Con il direttore di TPL Roberto Ferroni abbiamo ripercorso le tappe del progetto di elettrificazione della Linea 5.
LUGANO - Un progetto iniziato nel lontano 2015. Un lavoro durato dieci anni che si concretizzerà a partire dalla metà del 2025, quando otto autobus articolati elettrici gireranno per Lugano. Quello presentato oggi è infatti l'ultimo e decisivo passo del progetto di elettrificazione della Linea 5 di TPL.
A margine della conferenza stampa abbiamo parlato di questi dieci anni e del futuro con il direttore dell'azienda di trasporto pubblico Roberto Ferroni. «Abbiamo iniziato a mappare tutte le linee e le loro altimetrie nel 2015. Ci siamo confrontati con i fornitori di autobus per capire quale fosse la tecnologia più consona ai nostri tracciati».
E tra diesel, idrogeno, ibrido ed elettrico a spuntarla è stato quest'ultimo. «Abbiamo poi scelto il veicolo che ci interessava e lo abbiamo trovato nella Città di Berna che ce lo ha messo a disposizione». Qualche mese dopo - era il 4 ottobre del 2021- l'autobus elettrico prescelto sfrecciava sulle strade di Lugano. «Lo abbiamo messo in linea», sottolinea Ferroni. «Sono quindi stati dei test con le persone a bordo. Con il riscaldamento e l'aria condizionata in funzione. Abbiamo stressato il veicolo sulla nostra linea». Una linea, la numero 5, che è tra le più impegnative e tra quelle maggiormente utilizzate.
Il risultato, ovviamente, è stato positivo. Visto che questi mezzi sono i prescelti per la Linea 5 elettrica. Ma qual è il loro identikit? Ancora Ferroni: «È un autobus 18,75 metri e ha una capacità di 146 passeggeri. Il bus verrà ricaricato durante la notte e uscirà con il 100% della batteria. Durante il giorno, al capolinea di Manno, verrà caricato per quattro-cinque minuti per permettere all'autobus di rientrare in deposito alla sera con una carica del 40%. Avremo inoltre una stazione di ridondanza a Massagno nel caso ci fossero problemi con quella di Manno».