Da Via Nassa al lungolago, qui vivono i senzatetto



Con Giuseppe Modica, responsabile dei City Angels, per le vie cittadine. Ecco chi sono le persone che dormono al freddo.
Con Giuseppe Modica, responsabile dei City Angels, per le vie cittadine. Ecco chi sono le persone che dormono al freddo.
È allarme senzatetto a Lugano? Forse l'espressione è esagerata. Ma dall'osservatorio dei City Angels, volontari che lavorano direttamente sulla strada, qualcosa sembra essere oggettivamente cambiato rispetto a qualche anno fa. «Solo nell'ultimo mese – sottolinea il responsabile Giuseppe Modica in un video – abbiamo ricevuto una decina di segnalazioni. Tante rispetto alla media. E siccome ora siamo entrati nella stagione fredda è importantissimo parlarne».
Stranieri di passaggio o ticinesi caduti in disgrazia – Modica ci accompagna per le vie luganesi. E ci mostra una panchina della lussuosa Via Nassa, davanti alla chiesa di San Carlo Borromeo. È qui che di recente i suoi collaboratori hanno trovato una donna che dormiva al freddo. «Capita anche nei luoghi più impensabili – ammette Modica –. A volte questi senzatetto sono persone straniere, di passaggio, in cerca di fortuna. Altre volte però abbiamo a che fare con ticinesi. Gente che magari ha avuto difficoltà con la burocrazia che ritarda l'aiuto da parte dei servizi sociali».
Vergogna e orgoglio – Non è sempre facile riuscire ad aiutare un senzatetto. «Noi ci avviciniamo con gentilezza. Spiegando chi siamo. Non forziamo nessuno. È chiaro che in alcuni casi subentra la vergogna. In altri l'orgoglio. Ammettere di essere in difficoltà è complicato. C'è chi rifiuta il nostro aiuto. C'è anche chi ha bisogno di tempo per pensarci. In questo periodo a Lugano ci sono tre donne che dormono per strada e non vogliono essere aiutate in alcun modo».
La voce del volontario – Incontriamo Anthony, volontario dei City Angels. Lui stesso di recente ha assistito e aiutato un senzatetto. «Il volontariato ti permette di imparare l'umiltà, l'empatia. Ti rendi anche conto che esistono realtà difficilmente immaginabili conducendo la vita di tutti i giorni».
Lezioni di sopravvivenza – Un'altra panchina "gettonata" sembra trovarsi sul lungolago, in direzione LAC. Chi ci dorme sopravvive con espedienti. L'igiene personale la cura nei gabinetti pubblici. «E il cibo – riprende Modica – lo riceve magari grazie al buon cuore dei cittadini. Non è raro vedere qualcuno che dorme su questa panchina con un sacco a pelo o con una coperta. I senzatetto non dormono solo sulle panchine. A volte troviamo persone nei sottoscala di luoghi pubblici o privati».
Commercianti sensibili – Anche i commercianti si sono fatti sensibili sulla problematica dei senzatetto. Marco Lucchetti, gallerista d'arte di Via Cattedrale, racconta: «Tra i nostri visitatori abituali abbiamo un senzatetto. Una persona che trova alloggio in case disabitate. Ha una grande cultura, sa un sacco di cose. Chi dice che i senzatetto non esistono a Lugano non conosce la realtà. Basterebbe andare a farsi un giro al Parco Ciani ogni tanto per capire».
Cosa fanno le autorità? «La Città – riprende Modica – ci viene incontro pagando l'alloggio per una notte in albergo ai senzatetto che troviamo. Per il resto li ospitiamo nella nostra sede o cerchiamo loro altre sistemazioni. La mia sensazione è che i dieci casi che ci sono stati segnalati rappresentino solo la punta dell'iceberg. Il senzatetto di cui parla Marco Lucchetti ad esempio noi non lo abbiamo mai conosciuto».
La provocazione – E allora non sarebbe il caso di creare una struttura adeguata in città, un po' sul modello di Casa Astra a Mendrisio? Il progetto legato alla Masseria di Cornaredo, che dovrebbe diventare un centro culturale e sociale gestito da Fra Martino Dotta, è in divenire. Ma forse potrà risolvere solo parzialmente il problema. «Il fatto – dice Modica – è che magari non c'è la volontà politica di creare una vera struttura d'accoglienza, anche per persone di passaggio e non solo per residenti. Perché il rischio sarebbe di ritrovarsi con tantissime richieste e la situazione potrebbe diventare ingestibile».
La raccolta fondi
Di recente i City Angels hanno lanciato una raccolta fondi online. Qui il link per potere effettuare una donazione.