Giro di vite sull'immigrazione illegale: «Troppo radicale»

La direttrice dell'Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati (OSAR) critica l'iniziativa dell'Udc "Stop agli abusi sull'asilo".
BERNA - «Dobbiamo proteggere la Svizzera e fermare l'immigrazione criminale dell’asilo». È solo uno degli slogan usati dall'Udc durante il lancio dell'iniziativa "Stop agli abusi sull'asilo!". Mercoledì prossimo il partito presenterà ufficialmente il progetto.
Una stretta sulla politica d'asilo che ha però trovato la ferma opposizione di Miriam Behrens, direttrice Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati (OSAR). «Ogni anno vengono presentate circa 20mila domande d'asilo», ha spiegato Behrens al Blick. «La maggior parte delle persone che giungono in Svizzera finiscono per lasciare il paese. È un flusso che le autorità possono gestire».
I centri di accoglienza però sono sempre più affollati. «La situazione è tesa, è vero. Ma non dobbiamo dimenticare che l'Europa è in guerra. Oltre ai richiedenti asilo, abbiamo anche 70.000 ucraini in fuga dalla guerra».
Per la direttrice però la proposta dell'Udc andrebbe solo a peggiorare le cose. «I controlli alle frontiere non risolvono il problema. Le persone fuggono a causa della situazione nei loro paesi d'origine. L'apertura o la chiusura delle frontiere non cambia nulla. Nessun paese può semplicemente isolarsi. È necessaria una strategia europea comune».
L'iniziativa dell'Udc però chiede anche altre misure. In particolar modo si vorrebbe il divieto di presentare domande d'asilo per chi giunge in Svizzera da un paese terzo sicuro. «Ben oltre il 90% delle persone in fuga passa attraverso Paesi terzi sicuri. La Svizzera è circondata solo da Paesi di questo tipo. L'UDC vuole di fatto abolire il diritto d'asilo».
Resterebbe consentito l’ingresso per via aerea. L’iniziativa stabilisce inoltre che ogni anno possano ottenere asilo al massimo 5.000 persone. Si tratta di un'abolizione oppure di una restrizione? «Sarebbe un'abolizione. Secondo l'UDC, le persone dovrebbero già avere lo status di rifugiato prima di poter mettere piede sul suolo svizzero. Di fatto, nel nostro Paese non ci sarebbe più una procedura d'asilo».
E ancora: «Chiaramente la Svizzera non può accogliere tutti coloro che fuggono. I numeri attuali non sono così alti. L'UDC sta deliberatamente fomentando paure e timori per chiedere misure troppo radicali».