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CAMERE FEDERALI

L'iniziativa sulla neutralità va respinta: «È troppo rigida»

Il Consiglio degli Stati ha invece dato luce verde a un controprogetto diretto.
20min/Stefan Lanz
Fonte ats
L'iniziativa sulla neutralità va respinta: «È troppo rigida»
Il Consiglio degli Stati ha invece dato luce verde a un controprogetto diretto.

BERNA - L'iniziativa popolare sulla neutralità va respinta. È quanto propone il Consiglio degli Stati, che su questo punto si è allineato alla raccomandazione del Consiglio federale. Più discussa è stata invece l'idea di opporle un controprogetto diretto. Dopo aver dibattuto a lungo sulla proposta, la Camera dei cantoni l'ha approvata, per 35 voti a 8 e 1 astenuti.

I "senatori" suggeriscono quindi il rifiuto dell'iniziativa - la cui denominazione ufficiale è "Salvaguardia della neutralità svizzera (Iniziativa sulla neutralità)" - perché considerata troppo rigida, ha indicato il relatore commissionale Matthias Michel (PLR/ZG).

Il testo, lanciato da Pro Svizzera e da alcuni membri dell'UDC e depositata nell'aprile del 2024, chiede di iscrivere nella Costituzione federale una definizione di neutralità, esigendo che la Confederazione non aderisca ad alcuna alleanza militare o di difesa, salvo in caso di attacco diretto contro il Paese. Vuole inoltre che Berna rinunci a sanzioni nei confronti di Stati belligeranti, come ha fatto invece con la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

Secondo il "senatore" Marco Chiesa (UDC), «chi oggi propone un allineamento automatico a sanzioni decise altrove, chi auspica un ravvicinamento a blocchi militari, in realtà sta minando l'unico strumento che ha permesso alla Svizzera di rimanere credibile, utile e rispettata. Perché, diciamolo chiaramente, solo una Svizzera veramente neutrale può essere autorevole come costruttrice di ponti».

«Io non ho dubbi - ha aggiunto Chiesa -, vorrei che questo consesso scegliesse una Svizzera libera, una Svizzera neutrale, una Svizzera che aiuta senza schierarsi, una Svizzera che parla con tutti perché non ubbidisce a nessuno».

Neutralità flessibile «è fondamentale» - Secondo la maggioranza, invece, non bisogna cambiare la prassi in materia: applicare una neutralità flessibile, nel quadro delle disposizioni del diritto internazionale vigente, è fondamentale soprattutto nell'attuale contesto globale. A suo parere, iscrivere nella Costituzione una definizione rigida di neutralità non è nell'interesse della Svizzera e ridurrebbe il margine di manovra in materia di politica estera.

Accettare l'iniziativa equivarrebbe quindi ad abbandonare l'utilizzo flessibile della neutralità, una consuetudine fondamentale per la salvaguardia degli interessi della Svizzera che ha già dimostrato la sua validità, secondo vari oratori succedutesi. Essi hanno sottolineato inoltre come la prassi in vigore, adottata 175 anni fa, non sia fine a sé stessa ma uno strumento di politica estera.

Tutti i "senatori" hanno sottolineato che la neutralità fa parte dell'identità della Svizzera. Gli oppositori del testo, tuttavia, hanno chiesto di mantenere la prassi attuale. Carlo Sommaruga (PS/GE) ha parlato di un «concetto collaudato».

Per la minoranza democentrista, invece, è necessario definire la neutralità nella Costituzione federale, poiché ciò conferirebbe a questo concetto una legittimità più stabile e renderebbe la Svizzera più affidabile a livello internazionale. Anche il "senatore" socialista Daniel Jositsch (PS/ZH) si è detto favorevole al testo: «Se diciamo di essere neutrali, allora dobbiamo esserlo», anche nella Costituzione, chiedendo invano una «linea chiara».

Proposta di controprogetto - In aula i dibattiti si sono concentrati maggiormente sull'idea di un controprogetto diretto. I favorevoli - che alla fine l'hanno spuntata - sono convinti che occorre sancire la definizione di neutralità nella Confederazione per consentire al popolo di votare in modo differenziato su una versione che corrisponde alla prassi attuale. Così facendo il Parlamento dimostra anche di tenere in considerazione le richieste formulate nell'iniziativa.

Secondo Benedikt Würth (Centro/SG), il controprogetto consente di rispondere ai desideri dei promotori, pur sottolineando che la Svizzera deve mettere a disposizione i suoi servizi come mediatrice. Citando un recente studio, Würth ha affermato che l'87% dei cittadini svizzeri è favorevole al principio di neutralità. E il 70% approva il fatto che Berna abbia ripreso le sanzioni contro la Russia.

Durante il dibattito, il campo borghese si è schierato a favore di tale controprogetto, assieme al socialista Jositsch. Da parte sua, il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha difeso invano la posizione del Governo, che è contrario sia all'iniziativa che al controprogetto. Al voto, però, solo la sinistra e i Verdi liberali si sono opposti alla controproposta.

Il dossier passa ora al Nazionale.


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COMMENTI
 

Phenix 3 mesi fa su tio
La neutralità non significa non prendere mai posizione su cosa accade nel mondo, e questa neutralità è già in vigore e non credo servano ulteriori leggi per rafforzarla

Webster 3 mesi fa su tio
Risposta a Phenix
Infatti vediamo la differenza di trattamento tra Russia e Israele! Inoltre la Svizzera non dovrebbe, per neutralità, seguire l'Europa con le sanzioni verso Paesi terzi.

Zapa 3 mesi fa su tio
Risposta a Phenix
Credo fermamente che chi tanto decanta la neutralita ultranazionalistica dell iniziativa stia cercando di accapparare consensi poliitici. Sono certo che la confederazione sappia difendere la nostra neutralita', ma sono anche convinto che l attuale ministro degli esteri, a volte, non riesca a districarsi al meglio quando si confronta con le altre Nazioni, mi pare un tantino qualunquista ed ambiguo...insomma gli altri ministri, detto francamente se lo mangiano, ma questa e' una mia personale opinione. Sono percui d'accordo con il Consiglio Federale, quando consiglia di non accettare l iniziativa UDC, penso tra l'altro che l'UDC voglia il cadreghino del ministro degli esteri visto che sulle questioni del riarmo, dell obbligo del servizio di leva e quindi a un futuro conflitto, la pensano esattamente come la maggior parte delle altre Nazioni.

Riffo 3 mesi fa su tio
La neutralità è sacra! Guai a venderla o romperla come fa il medico italiano o altri compagni merende...

Clo62 3 mesi fa su tio
Consiglierei a chi si è astenuto di dimissionare, se non ha le idee chiare che ritorni da dove è venuto. Per il resto sono per una Neutralità punto e basta.

M70 3 mesi fa su tio
neutralità flessibile??? ma questi si fumano l'erba gatta...

Gio58 3 mesi fa su tio
Risposta a M70
Flessibile fino a 90 gradi!!
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