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TRIBUNALE FEDERALE

Lupo, quella autorizzazione all'abbattimento «fu illegale»

Il Tribunale federale accoglie il ricorso dell'associazione ambientalista Pro Natura sulla decisione presa nel novembre 2023 dalle autorità del canton San Gallo.
Depositphotos (kangarooarts)
Fonte ats
Lupo, quella autorizzazione all'abbattimento «fu illegale»
Il Tribunale federale accoglie il ricorso dell'associazione ambientalista Pro Natura sulla decisione presa nel novembre 2023 dalle autorità del canton San Gallo.

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha accolto un ricorso dell'associazione ambientalista Pro Natura, che contestava l'autorizzazione di abbattere un lupo rilasciata nel novembre 2023 dalle autorità sangallesi e confermata dalla giustizia cantonale. Il Cantone ha basato la sua decisione su rapporti incompleti e con errori, hanno stabilito i supremi giudici di Losanna.

Durante l'estate e l'autunno del 2023, alcune pecore sono state attaccate nella Schilstal e nella Weisstannental, due valli della regione di Sargans (SG), in cui si trovava la coppia di canidi costituita dal maschio designato come M111 e dalla femmina F35. Analisi del DNA su un ovino sbranato nella tarda estate hanno stabilito che il predatore era stato F35. Dopo un attacco fatale per otto pecore, avvenuto l'11 novembre, per cui l'analisi del genoma de predatore non ha fornito indicazioni, l'Ufficio cantonale per la natura, la caccia e la pesca ha ordinato l'abbattimento di uno dei due lupi. La decisione è poi stata confermata dal Tribunale amministrativo cantonale.

Pro Natura ha presentato ricorso contro questa decisione, scaduta nel gennaio 2024 senza che un canide fosse ucciso. In una sentenza del 30 giugno resa pubblica oggi, il TF ha stabilito che il ricorso deve essere trattato, anche se non è più di interesse attuale. La questione potrebbe infatti ripresentarsi in futuro, visto l'aumento delle popolazioni di lupi.

Pur non contestando che l'attacco dell'11 novembre è stato compiuto dai lupi, Pro Natura ha sostenuto che la responsabilità della coppia M111-F35 non sia stata accertata. Inoltre, sempre secondo l'organizzazione, l'autorizzazione d'abbattimento non era conforme alla legge. Questa opinione è stata condivisa dall'Ufficio federale dell'ambiente.

Per la seconda Corte di diritto pubblico del TF, la procedura seguita dal Cantone non è difendibile. L'abbattimento poteva essere ordinato solo se fosse stato accertato che la mandria era protetta da un recinto elettrificato. Tuttavia, i rapporti dei vari servizi cantonali a questo proposito sono risultati incompleti, con errori e contraddizioni.

Non c'è certezza che la recinzione fosse correttamente installata e in tensione al momento dell'attacco. Anche le condizioni meteorologiche sono oggetto di congetture: la presenza di neve o pioggia potrebbe aver reso la recinzione meno dissuasiva.

Pure le informazioni sulle le tracce di lupo trovate nelle vicinanze sono lacunose. Non esiste un rapporto che specifichi la posizione o il numero delle impronte, né se siano state rilevate nel fango o nella neve. In queste circostanze, le autorità sangallesi non potevano oggettivamente puntare il dito contro la coppia di lupi e scagionare un branco, pure presente nella regione.

L'ordine di abbattere M111 o F35 è stato quindi affrettato e arbitrario. Il Cantone avrebbe dovuto indagare più a fondo e interpellare esperti prima di prendere una decisione.

Per Pro Natura, la sentenza del TF ha un effetto di messa in guardia per la gestione della popolazione di lupi in tutta la Svizzera, si legge in un comunicato odierno. I giudici di Losanna rafforzano lo standard nazionale per la protezione delle greggi e chiariscono che i lupi possono essere abbattuti solo dopo un esame oggettivo dei fatti.

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COMMENTI
 

Galvo 2 mesi fa su tio
La situazione in Ticino è pure peggio, nuova predazione ad Arosio vicino alla scuola dell'infanzia. Del povero becco sono rimaste solo le corna, Zali, il peggior CS che il DT abbia mai visto.

Nessuno2 2 mesi fa su tio
Risposta a Galvo
Cosa c’entra Zali con una legge federale? Ma lo hai letto l’articolo sopra?

Galvo 2 mesi fa su tio
Risposta a Nessuno2
Certo che l'ho letto, infatti ho scritto che la situazione in Ticino (e qui Zali c'entra eccome) è peggiore che nel resto della Svizzera per la gestione lupo. Allevatori e alpigiani costretti a rinunciare a caricare l'alpe per evitare una strage di bestiame, poi tutti a cercare i prodotti bio a km 0, è veramente vergognosa la gestione del lupo.

Eneri 2 mesi fa su tio
Pro Natura: una delle rovine della Svizzera!

Baddy 2 mesi fa su tio
Risposta a Eneri
Maledetta Pro Natura… fa rispettare la legge! Vogliamo una Svizzera stile far west...illegalità a gogo (come piace a noi Ticinesi) e niente regole

Golf67 2 mesi fa su tio
Risposta a Baddy
Calma, si sta parlando di 1 esemplare, inteso come numero. Poi spiace anche me per lui, ma le priorità sono altre: agire subito per tutelare i nostri agricoltori, i nostri prodotti. Mica stiamo parlando di altre illegalità.

Baddy 2 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
Se accettiamo violazioni di legge, stiamo dicendo che il fine giustifica i mezzi. Ma non è così che funziona uno Stato di diritto. Proprio nei casi difficili le leggi devono valere. Altrimenti ogni 'buon motivo' diventa una scusa per fare come ci pare...

alfnews 2 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
i nostri agricoltori sono gia' straprotetti e tutelati da una politica di dazi senza paragoni a livello mondiale (che paghiamo cara noi come consumatori e contribuenti), un appoggio politico che nessun pari categoria ha in nessun posto al mondo e non riescono a convivere con il lupo nel 2025 se non sterminandolo? Come facevano i nostri antenati e come fanno agricoltori di paesi europei dove la caccia al lupo e' vietata?

Galvo 2 mesi fa su tio
Risposta a alfnews
Straprotetti e tutelati mica tanto, alle nostre latitudini i nostri antenati il lupo lo avevano portato all'estinzione per decenni, la conformità del nostro territorio alpino impedisce una totale protezione del gregge dagli attacchi del predatore, il quale preso dall'istinto uccide inutilmente anche quello di cui non si nutre. Vogliamo solo bestiame allevato in stalla senza mai vedere la luce del sole ? Tanto vale acquistare solo parmigiano e mozzarella.

Golf67 2 mesi fa su tio
Risposta a Baddy
Si la penso anch'io così, mi sono espresso male. Più che altro nel caso di situazioni urgenti, ci possano essere persone qualificate e incaricate (quindi legalizzate) che possano intervenire. Attendere una decisione dall'alto potrebbe significare perdere ulteriori animali o perchè no, mettere in pericolo persone.

Baddy 2 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
L’urgenza è già prevista. Hanno già reso legale sparare al lupo ancora prima che tocchi una pecora, definendolo 'per educare'. Ma nemmeno questo basta per rispettare la legge? Allora l’urgenza diventa solo una scusa per fare come si vuole...un'altra volta

maw 2 mesi fa su tio
Fanno vomitare ... queste decisioni politiche. Siamo messi malissimo in CH a livello di diritti. Nel penale sempre sentenze con pene sempre sospese o ridotte con la condizionale ... No no, non ci siamo.

il saggiatore 2 mesi fa su tio
Risposta a maw
Non è una decisione politica: è semplicemente una decisione legale, secondo la Legge federale sulla caccia e la relativa Ordinanza, che hanno sì reso più semplice l'abbattimento del lupo, ma continuano a vincolarlo a condizioni severe. Se poi la legge non piace, ci si faccia eleggere e la si cambi, anziché prendersela con i giudici.

F/A-19 2 mesi fa su tio
Risposta a maw
Pene ridotte un cavolo, conosci via sicura dove danno giù mazzate non da poco….

Glory 2 mesi fa su tio
Bene grazie a Pro Natura! Chissà quanti illeciti commettono questi pseudo allevatori. Più controlli e togliete tutti quei soldi che ricevono poi vedete come le proteggono le greggi

Golf67 2 mesi fa su tio
L'ordine di abbattimento è stato affrettato e arbitrario. Certo, vadano a dirlo agli allevatori.
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