Blatten, la notte è stata «abbastanza tranquilla»


Mentre la Lonza continua a fluire sopra i detriti, non mancano iniziative di solidarietà in arrivo anche da oltre confine
Mentre la Lonza continua a fluire sopra i detriti, non mancano iniziative di solidarietà in arrivo anche da oltre confine
BLATTEN (VS) - La notte è stata «abbastanza calma» e la Lonza continua a scorrere sopra i detriti. È quanto dichiarato dal consigliere di Stato vallesano Stéphane Ganzer alla televisione RTS sabato mattina, in relazione alla situazione di Blatten.
Ieri sera è stato deciso dal governo di aprire le paratoie della diga di Ferden, dopo aver avvertito i comuni a valle per creare spazio all'acqua in arrivo.
L'attenzione è ora volta alle condizioni meteorologiche: il caldo degli ultimi giorni accelera lo scioglimento della neve. Settimana prossima sono invece attese forti piogge. Fenomeni che insieme aumenteranno il volume dell'acqua nella diga, incrementando di pari passo il rischio di esondazioni.
La notizia della frana di Blatten ha nel frattempo raggiunto ogni angolo del pianeta. I messaggi di solidarietà in arrivo sono diversi: Parigi e Berlino offrono il loro aiuto. Ganzer ai microfoni della RTS ha inoltre aggiunto di avere in programma due interviste con i media di Chicago e del Canada, facendo presente a chiunque voglia aiutare la popolazione di Blatten, che ha perso tutto, di farlo tramite la Catena della solidarietà.
Mobilitato il Care Team - Dal giorno del crollo del ghiacciaio Birch, che ha sepolto il villaggio di Blatten (VS), nella Lötschental è in servizio un team di psicologi di urgenza, composto da due o tre persone, che conduce colloqui individuali, fornisce informazioni e sostiene le persone colpite con la propria presenza sul posto.
Dal punto di vista di questi specialisti, riconoscere lo stress, fornire indicazioni e informazioni sono le cose più importanti in questa fase acuta per le persone colpite, afferma Seraphina Zurbriggen, presidente dell'Associazione per l'aiuto psicologico d'emergenza dell'Alto Vallese, interpellata da Keystone-ATS.
Zurbriggen, lei stessa psicologa d'emergenza affiliata alla Federazione svizzera degli psicologi (FSP), non fornisce indicazioni riguardo alle conversazioni, né se ai servizi fanno ricorso persone di tutta la valle o solo quelle di Blatten. Lo fa per rispetto delle persone colpite e per il segreto professionale. Precisa tuttavia che i servizi del team di assistenza vengono utilizzati. In generale, la preoccupazione più grande riguarda il futuro.
Al momento - afferma - è importante sapere che affrontare questo evento richiederà molto tempo. "Dal punto di vista della psicologia dell'emergenza, si parte dal presupposto che le persone sane hanno la capacità di affrontare tutto questo. Agiamo quindi con l'atteggiamento: tutto il necessario, il meno possibile".
Le persone colpite devono sapere dove possono trovare aiuto in caso di necessità: in Vallese è disponibile un numero telefonico, si tratta del 144.
Il Care Team è in costante contatto con il personale dello Stato maggiore di condotta regionale della Lötschental per verificare le necessità e fornire un feedback al personale, continua Zurbriggen. Già prima del crollo del ghiacciaio, il Care Team si era preparato per un possibile intervento nella regione d'accordo con l'Organizzazione cantonale vallesana dei soccorsi (OCVS/KWRO). Il villaggio di Blatten è stato evacuato il 18 maggio a causa del rischio di frana.
OCVS/KWRO è un'organizzazione con sede a Sierre, nel Canton Vallese, che conta 3000 persone che, oltre alla loro professione, sono pronte a intervenire in caso di urgenza: oltre agli psicologi dell'emergenza, ci sono anche gli addestratori di cani e i sommozzatori di soccorso, ha spiegato il direttore Fredy-Michel Roten a Keystone-ATS.