Violenza in case anziani: uno su nove ne è vittima

Un fenomeno silenzioso perpetrato durante l'assistenza anche al domicilio
ZURIGO - In Svizzera, un anziano su nove è già stato vittima o testimone di violenze perpetrate durante l'assistenza al proprio domicilio o all'interno di una casa di cura. A rivelarlo è un sondaggio rappresentativo commissionato da Pro Senectute e realizzato dall'istituto di ricerca gfs.
Secondo lo studio, il 38% degli episodi di violenza nei confronti delle persone di terza età è riconducibile al sovraccarico del personale sanitario, il 35% invece da stress e pressioni legati a mancanza di tempo, mentre nel 25% dei casi la radice del problema è una formazione inadeguata di infermieri e assistenti di cura.
Stando a due intervistati su cinque, gli episodi di «violenza nel contesto dell'assistenza» sono di natura psicologica, ad esempio sotto forma di umiliazione, intimidazione o manipolazione. Il 38% invece la associa a vessazioni fisiche - percosse, spinte o maltrattamenti - e oltre un quarto degli intervistati a violenze verbali sotto forma di insulti, offese e urla. In questo contesto sanitario, circa un quinto considera però «violenza» anche la negligenza verso i pazienti.
Secondo Pro Senectute il fatto che una persona su cinque non sappia dare alcuna definizione di «violenza nel contesto dell'assistenza» è preoccupante e dimostra che il fenomeno è ancora poco conosciuto, sintomo di una sensibilizzazione insufficiente.
È per questo che l'organizzazione chiede interventi più mirati. «La violenza sulle persone anziane spesso non viene riconosciuta come tale», osserva Alain Huber, direttore di Pro Senectute Svizzera. «Nella nostra attività quotidiana di consulenza, ci sentiamo spesso raccontare dalle persone anziane episodi di violenza che le vittime, prima del colloquio, non avevano riconosciuto come tali», conferma dal canto suo Paolo Nodari, direttore di Pro Senectute Ticino e Moesano, una delle tre organizzazioni fondatrici del Centro di competenza nazionale Vecchiaia senza Violenza.
Secondo le stime della Confederazione, ogni anno fino a 500'000 persone di età pari o superiore a 60 anni sono vittime di violenza o negligenza, sia nell'ambito dell'assistenza e delle cure a domicilio che in istituto
Al sondaggio, condotto tra il 6 e il 30 giugno, hanno preso parte 1'204 persone over 60.