Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Tutto quello che c'è da sapere sul pasticciaccio federale degli F-35

Critiche e commenti affollano i social. Il Consiglio federale viene bocciato su diversi fronti. Tutte le tappe di una vicenda che imbarazza Berna.
20min/Matthias Spicher
Fonte Red
Tutto quello che c'è da sapere sul pasticciaccio federale degli F-35
Critiche e commenti affollano i social. Il Consiglio federale viene bocciato su diversi fronti. Tutte le tappe di una vicenda che imbarazza Berna.

BERNA/WASHINGTON - Mentre si susseguono le critiche e i commenti a poche ore dalla comunicazione del Consiglio federale che gli F-35 costeranno molto più del previsto, ricostruiamo le tappe di questa lunga odissea che riguarda gli F-35.

La fornitura dei nuovi caccia F-35 del produttore statunitense Lockheed Martin costerà alla Svizzera fino a 1,3 miliardi di franchi in più rispetto a quanto inizialmente previsto. Il Consiglio federale non è riuscito a raggiungere un accordo con gli Stati Uniti sfruttando la via diplomatica.

Di cosa si tratta? - La Svizzera sta acquistando, come sostituti dei vecchi caccia F/A-18, nuovi aerei da combattimento di tipo F-35 dal produttore statunitense Lockheed Martin. Nel settembre 2020 il popolo svizzero ha approvato, con un margine molto stretto, un credito di sei miliardi di franchi per l’acquisto. Secondo il contratto, i costi ammontano a 6,035 miliardi di franchi. La Svizzera ha sempre considerato questa cifra come un prezzo fisso, e lo fa tuttora. Gli Stati Uniti, invece, parlano di un “malinteso” e chiedono ulteriori 650 milioni fino a 1,3 miliardi di franchi per i 36 caccia F-35.

Come giustificano gli statunitensi i costi aggiuntivi? - Il Joint Program Office (JPO), responsabile dei progetti F-35 negli USA, aveva già lasciato intendere nell’agosto 2024 che i costi avrebbero potuto aumentare. A febbraio, l’agenzia governativa americana Defense Security Cooperation Agency (DSCA) ha comunicato per iscritto che, dal suo punto di vista, la Svizzera dovrà farsi carico dei costi aggiuntivi. La motivazione riguarda l’elevata inflazione negli Stati Uniti e il forte aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia dopo la pandemia di Covid-19.

Cosa dicono i vari pareri legali? - Uno studio legale statunitense ha confermato, in un parere, l’esistenza della garanzia di prezzo negoziata per l’acquisto dei caccia F-35. Tuttavia, questa garanzia non potrebbe essere fatta valere legalmente. Inoltre, in base al diritto statunitense, il governo americano sarebbe tenuto a trasferire alla Svizzera qualsiasi aumento di prezzo. In caso di eventuali controversie sul prezzo fisso, si dovrebbe trovare una soluzione diplomatica, secondo il parere dello studio Arnold & Porter.

Lo studio legale svizzero Homburger, nei propri rapporti, ha parlato di un prezzo fisso, sostenendo che il rischio di un aumento dei costi ricade fondamentalmente sul produttore. Ha anche sottolineato che i contratti di approvvigionamento sono soggetti al diritto statunitense e, in parte, forse anche al diritto internazionale tra Stati. A questo proposito, Homburger ha ammesso di “non avere competenze”.

Il Controllo federale delle finanze (EFK) è giunto, nella sua revisione dell’affare, a una conclusione simile a quella del parere statunitense. Già nel maggio 2022 aveva rilevato che non vi era “alcuna certezza giuridica per un prezzo fisso nel senso di una somma forfettaria secondo la giurisprudenza svizzera”.

Cosa è successo in estate? - Durante la pausa estiva, Svizzera e Stati Uniti non sono riusciti a trovare un accordo sulla questione del prezzo fisso, come ha reso noto oggi pomeriggio il governo svizzero in conferenza stampa. I “colloqui intensi con alti rappresentanti della Casa Bianca” non hanno avuto successo. Gli USA non erano disposti a cambiare posizione. Pertanto, la Svizzera non può imporre il prezzo fisso, con conseguenti costi aggiuntivi compresi tra 650 milioni e 1,3 miliardi di franchi.

Cosa dice il ministro svizzero della Difesa? - “Sulla base dei colloqui, la Svizzera deve accettare che il prezzo per ogni lotto di produzione corrisponda al valore negoziato di volta in volta tra il governo statunitense e Lockheed Martin”, ha dichiarato il ministro della Difesa Martin Pfister. Secondo il Consiglio federale, i costi complessivi esatti dell’approvvigionamento non possono essere attualmente definiti. Essi dipenderanno in gran parte dall’andamento dell’inflazione negli USA, dall’evoluzione dei prezzi delle materie prime sui mercati mondiali e da altri fattori, come ad esempio aumenti dei prezzi dovuti ai dazi imposti dagli USA a livello globale. Pfister ha affermato che la Svizzera deve accettare la nuova situazione: “Dobbiamo trovare il modo di affrontare i costi aggiuntivi”, ha detto.

Il Consiglio federale mantiene l’acquisto degli F-35? - Sì. Secondo il governo, questi caccia hanno un grande vantaggio tecnologico rispetto ad altri aerei e sono ormai diffusi in molti Stati europei. L’attuale contesto di sicurezza richiede un rapido rafforzamento delle capacità difensive, ha detto recentemente Pfister. Senza nuovi caccia, la Svizzera non sarà più in grado di proteggere il proprio spazio aereo dal 2032, quando gli F/A-18 attuali avranno raggiunto la fine della loro vita operativa. Una rinuncia completa all’acquisto – ipotizzata da Pfister a fine giugno come “scenario peggiore” – non è più un’opzione.

Come si procede ora? - Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento della difesa (DDPS) di rianalizzare l’acquisto degli aerei da combattimento alla luce della nuova situazione. Entro fine novembre dovranno essere approfondite diverse opzioni.

Quali misure sono possibili? - Secondo Martin Pfister, è possibile che la Svizzera acquisti un numero inferiore di aerei di questo tipo, il che avrebbe un impatto sulla capacità di resistenza dell’esercito. Meno caccia significano minore capacità operativa. Un’altra possibilità è compensare parzialmente i costi aggiuntivi attraverso accordi di compensazione industriale (“offset”). Si valuta anche una copertura finanziaria supplementare tramite un credito parlamentare o una combinazione di più soluzioni. Un gruppo di lavoro sta verificando “se i requisiti attuali per la difesa aerea corrispondono ancora alle basi su cui si è fondata la valutazione degli F-35”. Verrà inoltre esaminata la “dotazione obiettivo della difesa aerea, tenendo conto della situazione di sicurezza e di quella finanziaria”.

Serve un nuovo voto popolare? - Il ministro Pfister non lo ritiene necessario: “Richiederebbe anni”, ha affermato. In molti programmi di armamento ci sono costi successivi che possono emergere. Il messaggio sull’esercito consente una certa flessibilità, consentendo di assorbire eventuali spese aggiuntive.

Come reagiscono i partiti? - I partiti borghesi continuano a sostenere l’acquisto degli F-35. Tuttavia, il PLR definisce “imbarazzante” la situazione per l’ex ministra della Difesa Viola Amherd. Il Centro sottolinea che l’acquisto deve avvenire entro il budget di sei miliardi approvato dal popolo. Pur difendendo il governo, i Verdi liberali parlano di “un errore con gravi conseguenze commesso dal nostro esecutivo” e chiedono che il Consiglio federale presenti una soluzione. PS e Verdi, invece, chiedono l’immediata interruzione dell’acquisto.

Cosa prevede il Parlamento? - Il contenzioso con gli USA sul prezzo fisso è stato discusso a inizio luglio in diverse commissioni parlamentari. Sono state valutate – e respinte – varie opzioni operative. Le discussioni riprenderanno nelle prossime settimane. La vigilanza finanziaria parlamentare ha chiesto “piena trasparenza” e “una pianificazione realistica per il seguito”. Occorre non solo chiarire gli eventi relativi al “malinteso” sul prezzo fisso, ma anche considerare i prevedibili costi aggiuntivi per gli altri progetti del programma “Air2030”. La Commissione della gestione del Consiglio nazionale (GPK-N) ha avviato un’ispezione sull’acquisto degli F-35. Anche le Commissioni della politica di sicurezza (SIK) e le Commissioni delle finanze (FK) di entrambe le Camere vogliono continuare a essere informate.


Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE