Disputa sul prezzo degli F-35A: gli americani vogliono più soldi

Il Consiglio federale ribadisce il prezzo concordato, ma Washington chiede a Berna di coprire i rincari.
BERNA - Quanto la Svizzera dovrà pagare per i nuovi caccia F-35 è oggetto di controversia. Il Consiglio federale, in un comunicato diffuso mercoledì, continua a parlare di un prezzo fisso di circa 6 miliardi di franchi svizzeri. Tuttavia, gli Stati Uniti parlano di un malinteso.
«Alla fine di febbraio 2025, l'Agenzia per la cooperazione alla sicurezza e alla difesa (DSCA) aveva inviato una nota scritta in cui informava la Svizzera che, a suo avviso, il prezzo fisso era un malinteso, senza specificare i costi aggiuntivi», ha annunciato il consigliere federale Martin Pfister, davanti ai media. Inflazione e aumento dei prezzi delle materie prime alla base dell'aumento del costo degli aerei militari.
Dal canto suo, «il Consiglio federale mantiene il prezzo fisso», afferma. Una posizione forse difficile da mantenere: «La Svizzera sta acquistando l'F35A tramite il programma statunitense "Foreign Military Sales" che impedisce la risoluzione legale delle controversie. Pertanto - incalza - è necessario trovare una soluzione diplomatica». L'uscita dal contratto, come richiesto dalla sinistra, è tuttavia respinta categoricamente da Berna: innanzitutto sono stati già trasferiti diverse centinaia di milioni di franchi svizzeri agli Stati Uniti per gli aerei; inoltre «La Svizzera non sarebbe più in grado di garantire la sicurezza del suo spazio aereo e della sua popolazione dopo il 2032, poiché gli attuali caccia F/A-18 raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita», precisa Pfister.
Fino a 1,3 miliardi in più - Accanto a Pfister, presente il capo della difesa Urs Loher: «Un contratto è un contratto», ha detto. Ma ora si scopre che Stati Uniti e Svizzera non la interpretano allo stesso modo. «I costi aggiuntivi - ha specificato - potrebbero essere nell'ordine dei miliardi». Ribadendo: «Non c'è alcuna garanzia sui prezzi»: potrebbero ammontare tra i 750 milioni e l'1,35 miliardi di dollari, stima Loher. Confermando di fatto il problema per cui gli elettori hanno approvato un prestito di sei miliardi di franchi svizzeri.
La nota diffusa mercoledì dal Consiglio federale spiega che per l’acquisto dell’aereo da combattimento F-35A, la Svizzera avrebbe concordato contrattualmente con gli Stati Uniti un prezzo fisso. Dimostrato e confermato pubblicamente da diverse perizie di diversi studi legali, così come l’ambasciata statunitense a Berna. Pare tuttavia che, già nell'agosto del 2024, l’ufficio Joint Program Office (JPO) responsabile dei progetti F-35 negli Stati Uniti avrebbe lasciato intendere che ci sarebbero potuti essere costi più elevati. Nel febbraio scorso, l’agenzia statunitense Defense Security Cooperation Agency (DSCA) aveva comunicato per iscritto che, dal suo punto di vista, il prezzo fisso sarebbe frutto di un malinteso.
Gli Stati Uniti hanno indicato una cifra - Dinamica confermata nel corso della conferenza stampa da Armasuisse che avrebbe informato l'allora ministra della Difesa Viola Amherd. L'ex consigliera ha poi informato il governo solo a marzo 2025, ovvero l'ultimo mese del suo mandato, stando a quanto riferito dal Capo degli armamenti Loher. All’epoca però non erano state fornite cifre. A metà giugno, gli Stati Uniti avrebbero confermato questa posizione al Dipartimento della difesa (VBS) e per la prima volta indicato una cifra.
Martin Pfister ha affermato che Amherd lo ha informato della questione quando ha assunto l'incarico.





































