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SVIZZERA

Servizio civico, ricorso contro le spiegazioni dell'opuscolo informativo

Andrebbe corretto in più punti perché veicola informazioni incomplete. Almeno stando al comitato d'iniziativa che ha inoltrato le critiche alle autorità del Canton Vaud.
TiPress
Fonte ats
Servizio civico, ricorso contro le spiegazioni dell'opuscolo informativo
Andrebbe corretto in più punti perché veicola informazioni incomplete. Almeno stando al comitato d'iniziativa che ha inoltrato le critiche alle autorità del Canton Vaud.

BERNA - L'opuscolo informativo distribuito alla popolazione in vista delle votazioni del 30 novembre andrebbe corretto in più punti perché veicola informazioni incomplete: è il parere del comitato d'iniziativa per un servizio civico che ha inoltrato ricorso alle autorità del Canton Vaud.

Se le correzioni alle spiegazioni del governo non fossero possibili prima della votazione, la consultazione dovrebbe essere rinviata, secondo la responsabile della campagna, Noémie Roten, che ha confermato a Keystone-ATS notizie riportate quest'oggi dai media.

Gli elettori devono potersi formare un'opinione sulla base di informazioni oggettive, equilibrate, trasparenti e complete, ha precisato. Tutti criteri che, a detta di Roten, la brochure non rispetterebbe.

La critica di focalizza soprattutto sulle raccomandazioni dei promotori, stilata dalla Confederazione senza consultare il comitato. Quest'ultimo contesta il fatto che il servizio civico sia presentato come un contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. Si tratta di un aspetto che non corrisponde alle richieste centrali della nostra iniziativa, secondo Roten.

Il Consiglio federale non affronterebbe un altro aspetto fondamentale per i fautori, ovvero la disparità di trattamento esistente nel sistema dei servizi obbligatori esistenti: l'esecutivo sostiene che un servizio al di fuori dell'esercito e della protezione civile potrebbe eventualmente entrare in conflitto col divieto del lavoro forzato sancito dal diritto internazionale, ha affermato Roten.

Tuttavia, il Consiglio federale si guarda bene dall'evocare - a parere di Roten - che l'obbligo di prestare servizio è in contrasto col principio dell'uguaglianza giuridica sancito dalla Costituzione federale e col divieto di discriminazione previsto dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Simili disparità - per esempio uomo/donna - esistenti in Svizzera sono state ripetutamente criticate dal Tribunale federale.

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