La nazionalità dei condannati? Soprattutto stranieri, ma gli svizzeri restano la maggioranza

I dati dell'Ust per il 2024 e il ritratto penale della Confederazione. Gli elvetici restano il singolo gruppo “più delinquente”. Ma c'è anche qualche sorpresa.
BERNA - Nel 2024, la giustizia svizzera ha registrato 26'764 condanne penali.
I dati, pubblicati in data odierna dall’Ufficio federale di statistica, delineano un quadro stabile rispetto agli anni precedenti, ma confermano una costante: la maggioranza dei condannati non è svizzera anche se i cittadini rossocrociati rappresentano in ogni caso il gruppo di maggioranza.
Sul totale, infatti, oltre 16 mila verdetti riguardano cittadini stranieri, mentre 9'617 riguardano cittadini svizzeri.
La nazionalità svizzera è, quindi, la più presente mentre tra quelle straniere le più frequentemente coinvolte compaiono cittadini algerini (1'910 condanne), francesi (1'721) e italiani (1'518).
Si tratta di tre comunità/nazionalità con caratteristiche molto diverse: gli algerini sono genericamente migranti di nuova generazione mentre francesi e italiani sono storicamente presenti e integrati nel tessuto sociale svizzero.
Seguono romeni (1'470) e portoghesi (1'364), entrambi gruppi ben radicati sul territorio elvetico e (soprattutto per quanto riguarda i secondi) con una forte tradizione migratoria (e di acclimatamento) nella Confederazione.
Settimi, ma sempre nell'ordine delle migliaia, i tedeschi (1'013 condanne).
Interessante anche il dato relativo agli ucraini, in forte aumento rispetto agli anni precedenti con un totale di 304 condanne. La motivazione è facilmente collegabile con l'afflusso migratorio dopo l'inizio della guerra in Ucraina.
Fra le altre curiosità troviamo i 15 apolidi e i 97 sans papiers, condannati.