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Causò un incidente e la morte di un suo amico: 36enne condannato per omicidio colposo

La pena detentiva inflitta dal tribunale distrettuale di Appenzello è di 13 mesi con la condizionale
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Fonte Ats
Causò un incidente e la morte di un suo amico: 36enne condannato per omicidio colposo
La pena detentiva inflitta dal tribunale distrettuale di Appenzello è di 13 mesi con la condizionale

APPENZELLO - Pena detentiva di 13 mesi con la condizionale: è la condanna inflitta oggi dal tribunale distrettuale di Appenzello a un 36enne per omicidio colposo. L'uomo, fortemente sotto l'influsso dell'alcool, nel maggio 2023, aveva causato un incidente stradale a Oberegg (AI) nel quale era morto un 49enne, suo buon amico, che viaggiava con lui.

Il 36enne, dopo essere stato in due ristoranti di Oberegg insieme al 49enne e alla moglie 46enne di quest'ultimo, si era messo alla guida di un furgone sul quale erano saliti anche i due ultraquarantenni. Secondo l'atto d'accusa il conducente guidava con un'alcolemia dell'1,92 per mille.

Il veicolo è uscito di strada ed è finito in una scarpata ribaltandosi più volte. Il passeggero di 49 anni è stato sbalzato fuori dal mezzo ed è morto sul posto.

La donna, rimasta gravemente ferita nell'incidente, è stata chiamata a testimoniare: durante il processo era stata considerata l'ipotesi che avesse preso il volante e quindi fosse stata lei a causare l'incidente. Il suo tasso d'alcolemia era superiore al 2,4 per mille. Tuttavia ha dichiarato ai giudici di non ricordare il fatto.

La procura aveva chiesto per il 36enne una condanna a 15 mesi di detenzione con la condizionale. Nella sua richiesta il ministero pubblico aveva tenuto conto del fatto che l'imputato non avesse precedenti, avesse confessato e avesse perso un buon amico. Il legale dell'imputato aveva chiesto l'assoluzione dall'accusa di omicidio colposo: da un lato, il suo assistito era incapace di intendere a causa dell'elevato tasso di alcol nel sangue, dall'altro non si poteva escludere che l'incidente fosse avvenuto per un'influenza esterna, aveva indicato.

Nel pronunciare la sentenza, non ancora definitiva, il giudice ha spiegato che nella decisione non si è tenuto conto né di una scemata imputabilità, né del fatto che il volante fosse stato eventualmente preso dalla donna. L'imputato sapeva, prima di bere, che doveva comunque guidare. Inoltre, l'incidente era avvenuto perché era andato dritto in una curva, il che non deponeva a favore di un'influenza di terzi.

L'imputato è stato inoltre condannato a pagare le spese procedurali che si elevano a circa 16'000 franchi.

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