Hanno pochi amici svizzeri, naturalizzazione negata

Da 20 anni in Svizzera, mai problemi con la giustizia. Reputazione impeccabile. Unico errore: scarsa integrazione perché hanno pochi amici
SVITTO - 72 anni lui. 66 anni lei. Vivono da venti anni a Unteriberg, nel canton Svitto. Erano partiti dall'Olanda e avevano scelto proprio il paesino tra le Alpi per vivere felicemente la loro esistenza. Da tempo avevano espresso il desiderio di diventare svizzeri. D'altronde parlano correttamente il tedesco, vivono qui da tanti anni e non hanno mai avuto problemi con la giustizia. Hanno dunque avviato le pratiche per la naturalizzazione, ma il loro sogno si è scontrato con un "No" arrivato dalla commissione esaminatrice per le naturalizzazioni. La loro richiesta è stata respinta in Consiglio comunale con 94 voti favorevoli, 5 contrari e 18 astensioni. Il motivo? La coppia non ha abbastanza amici nel paese.
Pochi amici - La loro storia è finita sulle pagine del giornale locale "Boten der Urschweiz", al quale il presidente comunale Ruedi Keller, membro della commissione, ha così giustificato la bocciatura: «Abbiamo avuto tutti l'impressione che la coppia non si identificasse veramente con la Svizzera, non ci ha convinto appieno». Stando alle sue spiegazioni i due candidati non erano in grado di nominare un numero sufficiente di amici e conoscenti a Unteriberg, non erano abbastanza coinvolti nella vita sociale e non erano informati sulle questioni politiche attuali del Comune.
La battaglia di una coppia olandese - Motivazioni che sono state respinte dalla coppia olandese. Su dodici domande poste loro, solo a due non hanno saputo rispondere correttamente - tra cui, ad esempio, quella su quale membro del Comune siede nel Consiglio cantonale di Svitto. La coppia non ha accettato il rifiuto e ha deciso di fare battaglia in occasione della riunione comunale del 24 aprile. In una lettera inviata alle autorità comunali, la coppia olandese ha spiegato che il marito è un membro del Club Alpino Svizzero (CAS), partecipa alle escursioni locali e quindi conosce bene le montagne svizzere. Inoltre essendo un pilota appassionato, gli piace anche esplorare la Svizzera dall'alto ed è stato membro di un club di volo svizzero. Infine hanno fatto pure notare che entrambi sono membri di diverse associazioni specializzate in orologeria e restaurano orologi svizzeri, che poi espongono in vari mercati. Ma a quanto pare tutto ciò non è bastato a far cambiare idea agli esaminatori. «Abbiamo imparato molto ed è difficile rispondere a poche domande di fronte a una commissione di naturalizzazione, per poi ricevere una lettera il giorno dopo in cui si dice che la domanda è stata respinta perché non si sapeva qual è la montagna più alta dell'Unteriberg» spiega il candidato nella sua lettera, aggiungendo: «Certo, non siamo gli Unteriberger ideali, ma siamo sicuramente svizzeri nella media e forse possiamo fare anche meglio». Nulla da fare. Il caso potrebbe ora essere portato davanti al Tribunale amministrativo di Svitto.
Non conosceva la raclette, o la lotta svizzera - Non è la prima volta che riferiamo di naturalizzazioni negate per motivi che appaiono di poco conto. Nel 2018, sempre a Svitto, nel comune di Freienbach, a un 43enne che parla fluentemente due lingue nazionali gli è stato negato il passaporto perché sapeva troppo poco della raclette. Lo scorso anno, nel canton Giura, è stata negata la naturalizzazione a un uomo perché tagliava l'erba del prato nei giorni festivi. A San Gallo, nel 2026, a un francese che da quarant'anni vive in città, non gli è stata concessa la naturalizzazione perché ha attraversato un cantiere a una velocità di 80 km/h invece dei 40 ammessi. E come non ricordare il caso della turca Yilmaz Fulda, "bocciata" sia per aver affermato che tra gli sport nazionali c'è lo sci, quando - secondo la Commissione di valutazione - avrebbe dovuto rispondere ad esempio la lotta svizzera, sia per fare la spesa da Aldi e Migros anziché dal macellaio di Buchs, il paesino dove Yilmaz viveva e forse vive ancora.
A livello ticinese non si ricordano naturalizzazioni negate per motivi apparentemente futili. Le richieste bocciate sono solitamente avvenute a causa dell’assenza di requisiti fondamentali per l'ottenimento del passaporto.





































