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Ambizione senza presunzione

Alessandro Lurati: «Non è sempre piacevolissimo rimanere tutto il giorno a guardare un monitor…»
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Ambizione senza presunzione
Alessandro Lurati: «Non è sempre piacevolissimo rimanere tutto il giorno a guardare un monitor…»
«Stagione molto lunga, facciamo un passo alla volta».
HOCKEY: Risultati e classifiche

VISP - Sette gol e dieci assist lo scorso campionato, “solo” quattro assist in questo. Per Alessandro Lurati, attaccante del Visp, è comunque presto, prestissimo, per tirar le somme. Prima di tutto perché il bottino dell'ultimo anno lo ha raccolto in sessantatré partite mentre in questo ne ha giocate appena sette, e poi perché…

«Sono giovane e devo meritarmi minuti sul ghiaccio - ci ha spiegato proprio il 21enne ticinese scuola Lugano - I punti non sono il mio primo pensiero. Quello è dare una mano alla squadra. Poi, ovviamente, sono importanti. Sono una persona che si pone degli obiettivi, che si aspetta di crescere e di riuscire a dare sempre il meglio, non sarei sincero se dicessi che non ci penso».

Cinque vittorie in sette partite e il terzo posto in classifica: siete dove pensavate di poter essere?
«Diciamo di sì, anche se nell’ultimo weekend abbiamo perso cinque punti cadendo ad Arosa e buttando all’overtime una partita dominata con l’Olten. Il campionato è comunque lungo e, pensando a quello che possiamo dare e dove possiamo arrivare… sì, siamo dove pensavamo di poter essere. Abbiamo cambiato molto rispetto all’anno scorso ma abbiamo già un’identità precisa. Certo, poi si può sempre migliorare».

Sul ponte di comando c’è Luca Gianinazzi…
«Che è lo stesso che ho conosciuto a Lugano nelle giovanili. Ogni giorno riesce a darci degli input diversi, è molto attivo e scherza molto con noi, pur rimanendo una persona seria». 

Ajoie e Ambrì sono le squadre al momento più in difficoltà al piano di sopra. Poi ci sono Berna e Lugano. Giocate pensando a chi potreste trovare nello spareggio?
«No, giochiamo pensando all’avversario che ci aspetta. Solo a quello. La stagione è molto lunga e, per completarla come vorremmo, non c’è modo migliore che fare un passo alla volta. Ora c’è la regular season, poi, se ci arriveremo, guarderemo ai playoff, serie dopo serie, infine eventualmente allo spareggio. Non è il caso di correre». 

Come per la carriera, un passo alla volta.
«Oltre a giocare ho cominciato l’università. È online, corsi ma anche esami, e per questo gestibile, anche se rispetto al liceo, a Lugano, la mia vita sociale si è quasi azzerata. Lì c’erano la classe, i compagni, il piazzale… ora non ho niente di tutto ciò. Non è sempre piacevolissimo rimanere tutto il giorno a guardare un monitor…».

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COMMENTI
 

nuska 6 gior fa su tio
coraggio, magari un giorno..................
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