Linus Omark, prime parole da bianconero


Il forte attaccante svedese dovrebbe esordire già domani contro il Berna: «Ho visto un buon feeling in spogliatoio. Sono qui per competere duramente».
Il 38enne è reduce dall'esperienza trionfale al Lulea: «Ho lasciato la Svezia perché vincere il titolo è stata la perfetta chiusura del cerchio».
Il forte attaccante svedese dovrebbe esordire già domani contro il Berna: «Ho visto un buon feeling in spogliatoio. Sono qui per competere duramente».
Il 38enne è reduce dall'esperienza trionfale al Lulea: «Ho lasciato la Svezia perché vincere il titolo è stata la perfetta chiusura del cerchio».
LUGANO - In casa Lugano è il giorno di Linus Omark, nuovo innesto che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Berna. Il 38enne svedese, già ammirato in Svizzera con le maglie di Zugo e Ginevra (con le Aquile ha vinto da protagonista un titolo nel 2023), dovrebbe esordire già domani sera contro gli Orsi. La decisione di accettare la proposta dei bianconeri - con un accordo fino alla pausa d’inizio novembre dedicata alle Nazionali - è stata semplice.
«Janick Steinmann mi ha chiamato e mi ha proposto questo ingaggio per sei settimane, mi sono detto “Perché no?!” e ho pensato che fosse l'ideale - spiega Omark - Una buona chance che voglio sfruttare per aiutare il team a vincere più partite possibili e vedere quello che posso fare. È una situazione ottimale anche per la mia famiglia».
L’idea è quella di rimanere solo per queste 6 settimane, o c’è la possibilità di restare per l’intera stagione?
«Ora il mio focus è sul presente, giorno per giorno. Ogni allenamento è importante. Amo giocare a hockey e voglio aiutare il Lugano, senza pensare troppo al futuro. Adesso voglio riprendere a giocare con la consapevolezza di poter crescere partita dopo partita. Non ho ancora giocato in questa stagione, ma non sono più un “rookie” e ho una certa esperienza (ride, ndr). Sono qui per competere duramente».
Cosa hai fatto quest’estate per tenerti in forma?
«Sostanzialmente le stesse cose che ho fatto negli ultimi 20 anni. Non ho disputato partite ed è un po’ diverso a livello di ritmo e gambe, ma non ho cambiato nulla. I medici del Lugano hanno detto che sono in buone condizioni».
Lugano è una realtà che Omark in parte conosce già.
«Sì ed è una bella opportunità. Conosco Lugano da quando partecipai a un torneo col Lulea all’età di 19 anni. Ho sempre pensato che se un giorno avessi avuto la possibilità di venire qui, in questo bellissimo ambiente, l'avrei fatto. Sono contento di essere qui».
Coi bianconeri hai già svolto il primo allenamento e domani dovresti esordire.
«È stato bello incontrare i compagni, anche se non conosco ancora tutti i nomi… (ride, ndr). Domani ci sarò, mi concentrerò su cambi brevi e tante battaglie».
Come mai hai lasciato la Svezia e il tuo Lulea?
«Avevo un sogno e si è realizzato: vincere il titolo in SHL col Lulea. È stata la perfetta chiusura del cerchio. Adoro il club e lo amo tuttora, volevo tantissimo quel titolo, ma ora era il momento di un’altra sfida».
Avevi considerato anche il ritiro?
«Ovviamente sì, ma amo ancora l’hockey e ha prevalso la voglia di continuare. Quando è arrivata l’opportunità di venire a Lugano ho deciso velocemente. Già in passato, di rientro dalla KHL, c’era l’interesse dei bianconeri e del Ginevra, ma quest'ultimo dimostrò di volermi di più».
Che squadra hai trovato?
«Ho visto un buon feeling in spogliatoio. So che non hanno ancora vinto tante partite ma hanno anche giocato bene, i risultati così arriveranno; è solo questione di tempo».








