Servono reti e punti: Ambrì e Lugano affilano gli artigli


Capaci sin qui di raccogliere un magro bottino, le ticinesi tornano subito in pista
L’Ambrì va a Ginevra contro un cliente scomodo, il Lugano ospita il Berna, ancora a secco fuori casa.
Capaci sin qui di raccogliere un magro bottino, le ticinesi tornano subito in pista
L’Ambrì va a Ginevra contro un cliente scomodo, il Lugano ospita il Berna, ancora a secco fuori casa.
GINEVRA/LUGANO - Il campionato corre veloce e in questa sua prima fase non concede tregua. Due settimane fa c’era grande attesa e si scalpitava allo “start”, stasera si gioca il settimo turno e il ghiaccio ha già dato diverse indicazioni. Forse un bene che si torni subito in pista per biancoblù e bianconeri, ancora in cerca dei giusti equilibri dopo le prime sei uscite, caratterizzate per entrambe da ben 5 sconfitte e grosse difficoltà in fase realizzativa.
Di punti i leventinesi ne hanno 4 e serve già una reazione, anche in termini di risultati, per spegnere i primi campanelli d’allarme. I portieri stanno rispondendo bene - sia Senn che Wüthrich si stanno confermando affidabili - ma le pecche vanno ricercate altrove. Sotto la lente i troppi regali e il poco cinismo, con soli 9 gol segnati sin qui (si aspetta ancora la prima rete di un attaccante straniero). Coach Cereda sta cercando soluzioni e al momento manca stabilità nel line-up, con una chimica che stenta a decollare e tanti cambiamenti.
Dopo il ko con lo Zurigo i biancoblù hanno dato segnali di “vita” a Bienne, cedendo però ai rigori. Stasera a Ginevra servirà ancora qualcosa in più anche a livello di continuità nei 60’, contro una squadra che ha tanti volti nuovi, tanto talento e grandi ambizioni. La scoppola col Losanna (clamoroso 11-0) è servita da lezione alla squadra di Treille ed è stata assorbita: in seguito i ginevrini - secondi dietro al Davos - hanno piegato Friborgo e Lions. Nella tana delle Aquile l’Ambrì dovrà sfoderare gli artigli.
Il Lugano gioca invece alla Cornèr Arena contro il Berna, che lontano dalla Capitale sin qui non ha raccolto punti. Tre uscite e tre sconfitte, con un solo gol realizzato. Anche gli Orsi non stanno “sprintando” in questo inizio di stagione e i bianconeri di Mitell non vogliono certo far cambiare questo trend. Non è però il momento di guardare in casa d'altri, poiché anche i sottocenerini sanno di dover progredire parecchio. Il sistema difensivo nel complesso funziona - si vede il lavoro del coach svedese, coadiuvato da Hedlund - ma anche qui le polveri restano bagnate. L’attacco fatica a trovare lampi di qualità e così, aggiungendoci anche qualche leggerezza, le sfide si mettono in salita. L'ultima a Davos (2-0) ne è un buon esempio. Con l’Ajoie è arrivato nel weekend il primo successo (grazie alla doppietta di Fazzini), ma serve di più anche dagli import. A questo proposito fa ben sperare l’innesto di Linus Omark, che dovrebbe portare qualità.


