Procedure penali? Solo per chi non paga e non collabora


Hai problemi? Una proroga biennale è possibile
La SECO punta a un rimborso totale dello scoperto a condizioni realistiche dal punto di vista economico.
Hai problemi? Una proroga biennale è possibile
La SECO punta a un rimborso totale dello scoperto a condizioni realistiche dal punto di vista economico.
AMBRÌ - Il piccante scambio di vedute tra Michael Fora e Filippo Lombardi ha fatto aumentare la voglia di hockey dei tifosi. D’altronde, il tempismo è stato perfetto e le chiacchiere, sprecatesi nel Sopraceneri (anche nel Sottoceneri, a dire il vero), hanno acceso quei semafori che si spegneranno martedì, con le prime partite ufficiali della stagione. Il botta e risposta ha però anche fatto preoccupare qualche appassionato, che ha accolto con una smorfia le parole del presidente biancoblù.
«Cifre come quelle per il contratto di Fora (accordo settennale con un costo di oltre 5,5 milioni di franchi) mi fanno tremare le vene ai polsi - ha spiegato Lombardi - pensando che non sappiamo ancora come rimborseremo i prestiti covid».
Prestiti vecchi di oltre cinque anni e che invece, come molte aziende, il club leventinese dovrebbe aver cancellato del tutto. O almeno in gran parte.
Sul caso-Ambrì la Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) non può ovviamente fare alcuna precisazione; regolamenti alla mano possiamo ogni caso farci un’idea abbastanza precisa della situazione.
In generale, le aziende in difficoltà durante la pandemia hanno potuto accedere ai crediti - si parla di quelli relativi al covid, non quelli erogati dall'Ufficio federale dello sport (UFSPO) - nel marzo 2020 e devono obbligatoriamente restituire quanto ricevuto entro otto anni. C’è poi la possibilità, per chi ha problemi, di un’estensione del prestito fino al 2030.
Ma quali sono gli attori in scena? La società, ovviamente, le banche che hanno emesso i prestiti e la SECO, che ha fatto da garante per ogni operazione. Una volta aperta la pratica e nel momento in cui i pagamenti di rimborso sono puntuali, tutto procede spedito. Il discorso cambia quando chi ha ottenuto il denaro utile per far andare avanti la propria attività fatica a restituirlo. Scaduti i termini concordati, l’istituto di credito si tutela infatti con la garanzia iniziale depositata dalla SECO, mentre quest’ultima allerta dei partner per fare da mediatori. Il tutto per cercare di trovare una soluzione che soddisfi le parti coinvolte ossia rimborso totale dello scoperto a condizioni realistiche dal punto di vista economico. C’è uno studio del business plan e, puntando sulla cooperazione, si trova il modo di far “rientrare” la ditta. Se, invece, questa non dovesse cooperare, allora sarebbero avviate le classiche procedure penali.
La preoccupazione di Lombardi è dunque legittima; i giorni caldi, ad Ambrì, devono in ogni caso ancora arrivare. Per quel che riguarda i prestiti covid, per ripagare il debito contratto e chiudere la questione prima che il loro incartamento venga “attenzionato” (se in regola con i pagamenti), in Leventina hanno infatti ancora almeno due anni e mezzo


































































