L'Ambrì è pronto al decollo


L'HCAP ha illustrato novità e obiettivi nella conferenza stampa organizzata alla Gottardo Arena. Lombardi: «Continuano le trattative con potenziali investitori»
Nessuna novità in merito all'ingaggio del settimo straniero.
L'HCAP ha illustrato novità e obiettivi nella conferenza stampa organizzata alla Gottardo Arena. Lombardi: «Continuano le trattative con potenziali investitori»
Nessuna novità in merito all'ingaggio del settimo straniero.
AMBRÌ - A otto giorni dall'inizio del campionato, l'Ambrì ha scoperto le sue carte nella conferenza stampa organizzata nel tardo pomeriggio alla Gottardo Arena. Nell'incontro con i media il club biancoblù ha esposto le novità ma soprattutto illustrato i sempre attesissimi obiettivi stagionali: anche a questo giro la società leventinese ha preferito essere cauto, dichiarando che si punta a entrare nelle prime dieci (play-in). Spingersi oltre? Tutt'altro che scontato in un campionato ormai da moltissimi anni equilibratissimo. Meglio, dunque, volare bassi e tenere gli eventuali fuochi d'artificio per la primavera.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente Filippo Lombardi. «Non è sempre semplice ricevere la licenza, nonostante a molti possa sembrare scontata. La situazione finanziaria del club non è ottimale come la Lega si augura, motivo per il quale restiamo sotto osservazione. Giustamente, però, la stessa Lega deve garantire che i club concludano la stagione senza problemi ed è per questo che i nostri conti continuano a essere sotto la lente. Il trasloco nella nuova pista ha sì incrementato le entrate ordinarie, ma abbiamo sempre detto che sul groppone abbiamo due debiti ereditati dal passato: uno è la pista, che non abbiamo costruito gratis, mentre l'altro sono i prestiti Covid. Purtroppo il coronavirus ci ha colpito nel momento peggiore, ovvero nel momento in cui stavamo traslocando. Non è una colpa essere poveri, ma siamo ancora in una situazione in cui dobbiamo combattere. Continuano nel contempo le trattative con possibili investitori, ma questo non è sicuramente il momento adatto per approfondire la questione».
Durante l'incontro il presidente ha illustrato le novità: la membership card - un modo per esprimere vicinanza e sostegno al settore giovanile HCAP (dà diritto a un vantaggio nell'ordinare biglietti per le singole partite per chi non è dotato di abbonamento) - il sistema Cashless, la Pepsi Lounge Women (che si trova alla BiascArena, dove giocano le Girls biancoblù), la HCAP connect - un progetto di telecomunicazione -, lo Chalet in curva (attivo dietro la stessa, prima, durante e dopo la partita) e infine un nuovo ecosistema digitale HCAP.
Il microfono è poi passato nelle mani del direttore sportivo Paolo Duca: «Tornando per un attimo alla scorsa stagione, trovo che fino a Natale ci sia stata tanta incostanza nelle prestazioni e nei risultati, probabilmente l’arrivo di Kubalik con una clausola fino a metà dicembre ha influito. Da gennaio abbiamo poi trovato una certa stabilità, non è un caso se nelle ultime 20 partite abbiamo totalizzato 32 punti. In questo secondo spezzone di stagione siamo comunque stati troppo dipendenti dalla nostra prima linea. Su tale aspetto abbiamo quindi riflettuto a lungo, cercando di dare maggior stabilità al line-up, partendo dall'ingaggio di un portiere svizzero e distribuendo meglio le forze tra le quattro linee. La stagione? Sarà una grande battaglia, ogni incontro sarà equilibratissimo. Puntiamo alla qualificazione ai play-in, continuando a coltivare uno spirito combattivo».
Infine è stato l'allenatore Luca Cereda a prendere la parola, ormai pronto al suo nono anno nei panni di head coach dell'HCAP: «Inizia la mia 29esima stagione all’interno dell’HCAP, considerando sia il settore giovanile che la prima squadra. Sono orgoglioso di rappresentare i valori che questo club incarna. Devo ammettere che alcune persone non hanno ancora capito cosa significhi il motto “Ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo”: con esso si vuole sottolineare l’umiltà di questo club. Abbiamo dei limiti e dei difetti, lo sappiamo, ma - nonostante ciò - cerchiamo sempre di sfruttare i nostri punti di forza. È nei momenti difficili che emerge la forza di resistere e questo aspetto, nel corso della sua storia, l’Ambrì l’ha sempre dimostrato. I problemi ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre: il mio obiettivo, da allenatore della prima squadra, è quello di portare i nostri punti di forza ogni giorno sul ghiaccio».






















































